2 minuti per la lettura
Alcuni esponenti del Nuovo Psi, al termine di una riunione svoltasi a Lamezia Terme, hanno deciso, «all’unanimità, di rendere pubblica la scelta di non far confluire i propri voti sull’ibrida coalizione ipotizzata» tra Nuovo Psi, Udeur e Pri. All’incontro, è scritto in una nota, hanno partecipato «i componenti calabresi della Direzione nazionale del Partito (Giovanni Alvaro, Guido Angotti, Pietrantonio Maccarone e Mimmo Fulciniti, quest’ultimo anche componente la segreteria nazionale del Nuovo Psi), e quelli del Consiglio nazionale (Saverio Alvaro, Margherita Carignola, Aurelio Fulciniti, Paolo Giannini, Elio Mauro, Felice Nanci, Domenico Polimeni e Nicola Sollazzo), nonchè una serie di compagni degli organismi regionali e segretari di forti sezioni. Era presente anche il vice segretario nazionale del Nuovo Psi Adolfo Collice (nella foto)».
La riunione, prosegue la nota, «si è tenuta tra chi dissente apertamente dalla scelta di dar vita ad una lista civica col solo obiettivo di raggiungere il tanto temuto 4% per assicurarsi qualche elezione».
La scelta di non aderire all’accordo, «anche alla luce dell’assenza di un deliberato degli organismi nazionali o regionali nella direzione voluta dal gruppo di compagni che hanno partecipato all’incontro con Udeur e Pri», è stata presa «anche perchè altri percorsi stanno maturando con l’obiettivo dichiarato di recuperare all’impegno politico ed al sostegno elettorale, teso alla discontinuità rispetto al malgoverno della sinistra e di Loiero, quanti del mondo riformista, liberale e socialista si sono allontanati disimpegnandosi totalmente dalla milizia politica».
«La riunione – conclude la nota – ha scelto di lavorare per realizzare alleanze elettorali omogenee puntando ad avere sulla scheda, nella coalizione capeggiata da Scopelliti, il tradizionale Garofano craxiano. Questa decisione, che non intende determinare contrasti con qualche forza alleata, si inquadra comunque nella scelta di fondo che vede i socialisti schierati assieme al Pdl nella battaglia per cambiare classe dirigente e determinare il salto di qualità che è necessario alla nostra Calabria».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA