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di PIERO QUARTO
MATERA – «Ragioni etiche ed estetiche,- che Croce ci ha fatto capire dagli inizi del secolo scorso quanto siano importanti se coniugate insieme – mi impediscono la interlocuzione con chi, con gli eterni amici delle vecchie sparpagliate civiche, ha festeggiato le mie dimissioni».
Sono le prime parole che Nicola Buccico ci affida, attraverso una breve nota, per commentare gli ultimi fatti politici e la proposta-provocazione del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo anche se Buccico si guarda accuratamente dal citarlo, non ne fa mai il nome per una scelta che appare tutt’altro che casuale.
«Nè accetto lezioni nè consigli da chi sostituendosi non solo a Guido Viceconte ma addirittura a Berlusconi e Fini parla a nome del Pdl. So bene», prosegue ancora Buccico, «cosa è il senso del bene comune e come, per raggiungerlo, si passi tra vittorie e sconfitte: c’è chi, ora, s’impanca nel tentativo di giustificare l’incredibile double-face di un ex consigliere comunale e chi, come me, pensa al futuro intento -come sempre- a lavorare per servire abiti morali indefettibili e a disegnare prospettive nel nome di valori e di ideali che non ha hanno mai abbandonato nè me nè i miei amici».
Le parole, chiare di Buccico subiscono poi l’eco delle parole del vicecoordinatore provinciale Giuseppe Labriola che al “Quotidiano” non manca di garantire anche un suo intervento ed aggiunge: «sono contento che Di Lorenzo che, fino all’altro giorno ha fatto convegni di An verso il Pdl, si accorge dell’esistenza del Pdl. Ora credo però che ci dovrebbe anche spiegare come ha fatto ad essere eletto come consigliere regionale».
Labriola ricorda l’apporto dato all’elezione di Di Lorenzo e cita come la «lista di Alleanza Nazionale fu creata completamente per permettere l’elezione di Di Lorenzo. Perchè il consigliere Di Lorenzo non parla anche di queste cose se è corretto fino in fondo».
Labriola va anche oltre e riprendendo le tante volte citate compatibilità spiega esplicitamente e senza discussioni: «noi e Di Lorenzo siamo totalmente incompatibili e del resto non potrebbe essere altrimenti con chi ha festeggiato la caduta dell’Amministrazione Buccico.
Avevo molto apprezzato le parole usate nei giorni scorsi dal senatore Viceconte sul rispetto delle regole interne al partito, mi aspettavo però che queste regole valessero anche nei confronti dei comportamenti di alcuni soggetti interni al partito. Urge al più presto un chiarimento interno ma credo che ci saranno subito le occasioni. Già venerdì nel coordinamento regionale del partito ci sarà la prima occasione per confrontarsi». Se ci saranno gli spazi dei chiarimenti lo si capirà con il tempo. Ora però l’impressione è che spiragli di dialogo tra le vecchie ruggini proprio non ve ne siano.

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