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Sono 72 le persone, di cui 31 dipendenti dell’Asp di Vibo Valentia e 41 dei vari comuni del vibonese, deferite dalla Guardia di finanza alla Corte dei Conti di Catanzaro quali responsabili di danno erariale per illecita indennità ai medici di famiglia. Nel corso di un accertamento del nucleo tributario è stato accertato un danno erariale di oltre 128 mila euro, che riguarda le indennità illegalmente corrisposte ai medici di famiglia, con riferimento a 821 soggetti che, benchè deceduti o emigrati in altra provincia (222 deceduti e 599 emigrati), continuavano a figurare nella lista assistiti dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia a causa delle omesse comunicazioni o aggiornamenti, delle relative posizioni, prescritte ex lege. Le indagini espletate dagli uomini del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle vibonesi hanno richiesto l’ausilio di programmi informatici per una serie di verifiche.
Nella conferenza stampa di stamattina al comando provinciale di Vibo Marina, a cui oltre al colonnello Giuseppe Licari e al maggiore Michele Di Nunno, ha partecipato anche il procuratore generale della Corte dei Conti di Catanzaro, Cristina Astraldi, sono stati chiariti i contorni della vicenda. L’attività svolta dagli specialisti della polizia tributaria di Vibo Valentia, che ha dovuto vagliare centinaia di migliaia di posizioni soggettive, alla luce delle disposizioni di settore, ha consentito di accertare responsabilità specifiche in capo a 72 dipendenti della pubblica amministrazione, segnalati alla Procura Regionale per la Calabria presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro, quali responsabili del danno erariale rilevato.
Nello specifico sono stati segnalati alla magistratura contabile 31 soggetti appartenenti all’ASP vibonese (8 «Dirigenti Apicali» per «culpa in vigilando» di cui cinque per responsabilità diretta; 5 «Responsabili di Struttura Intermedia» per responsabilità diretta, in qualità di dirigenti dell’ufficio preposto alle scelte/revoche; – 18 soggetti appartenenti al comparto del «Personale Amministrativo» addetto all’ufficio scelte/revoche, per responsabilità diretta nell’omessa cancellazione degli assistiti dalla banca dati di pertinenza), nonchè 41 soggetti (2 «Sindaci pro-tempore» e 39 «Addetti e/o Responsabili», degli Uffici interessati dalle omesse comunicazioni dei nominativi dei cittadini deceduti o trasferiti in altra provincia) operanti nei comuni di Acquaro, Cessaniti, Dinami, Fabrizia, Filadelfia, Filogaso, Gerocarne, Ionadi, Joppolo, Limbadi, Mileto, Monterosso Calabro, Parghelia, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Nicola Da Crissa, Sant’Onofrio, Soriano Calabro, Spadola, Spilinga, Stefanaconi, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia, Zaccanopoli.
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