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di Roberto D’Alessandro

Arleo ricomincia dalla provincia. Ha sete di calcio giocato Pasquale Arleo e soprattutto di tornare ad assaggiare l’odore dell’erba, l’adrenalina di una gara. Voglia di rimettersi in discussione, come più volte ha fatto in carriera a prescindere dalla categoria. Pasquale Arleo è il nuovo allenatore del Pisticci. La notizia, che era già nell’aria da sabato scorso, ovvero dopo che Arleo aveva incontrato la dirigenza gialloble a Pisticci, è stata ufficializzata ieri pomeriggio dal presidente del sodalizio jonico, Donato Panetta.
Abbiamo scelto Arleo – ha detto Panetta – perché persona in grado di ispirarci grande fiducia.
Noi, inoltre, avevamo bisogno di una figura di esperienza e carisma, perché è chiaro che serve un miracolo per raggiungere la salvezza.
Lasciamo lavorare in tutta tranquillità il nuovo tecnico nella speranza di raccogliere i risultati che tutti ci auspichiamo.
Mi preme ringraziare, inoltre, Antonio Valente per questi due anni e mezzo di collaborazione, nei quali sono arrivati successi importanti.
Con Valente abbiamo vinto due campionati consecutivi .
Gli siamo grati per il suo contributo e gli formuliamo i migliori auguri per il prosieguo della carriera”.
Pasquale Arleo, nato a Potenza il 31 ottobre 1958, ha legato i suoi successi sportivi soprattutto al Potenza, vincendo il campionato di serie C2 tre anni fa e guidando anche in alcuni momenti la squadra in C1.
Ha allenato anche il Melfi in D e il Magna Grecia Bernalda, Lavello oltre che Terzigno e Sapri.
Agli albori della carriera aveva guidato anche Pignola e Pietragalla.
A Potenza, inoltre, ha svolto il ruolo di direttore sportivo, un dato non indifferente per le esigenze del Pisticci che punta su Arleo anche nell’ottica di piazzare i colpi giusti sul mercato di dicembre appena aperto.
“Il nuovo tecnico – prosegue Panetta – ha mandato di esplorare il mercato alla ricerca dei correttivi giusti per potenziare e rendere più competitivo il nostro organico.
L’obiettivo, ovviamente, è quello di tirarci fuori da questa situazione di classifica.
Ci vorrà tempo, bisognerà avere pazienza e confidare nel lavoro.
Le condizioni, per quanto la missione sia difficile, ci sono tutte ed Arleo ci è sembrato l’uomo giusto. Si tratta di un nome importante, che ha vinto un campionato professionistico ed ottenuto altri importanti successi, a conferma di quanto determinata sia la nostra società a cercare la salvezza”.
La svolta nella trattativa con Arleo, intavolata inizialmente per il tramite del direttore generale del Pisticci, il potentino Rocco Giosa, e poi proseguita direttamente con i vertici societari, è arrivata al termine dell’incontro tenuto sabato scorso a Pisticci tra il tecnico e la dirigenza pisticcese.
Domenica scorsa, inoltre, Pasquale Arleo ha seguito dalla tribuna la gara di Torre del Greco tra la Turris ed il Pisticci.
Poi, in serata, l’accordo è stato concluso direttamente con il presidente Panetta che ieri ha potuto rendere ufficiale la notizia.
Arleo, pertanto, terrà oggi pomeriggio il suo primo allenamento con la nuova squadra.
Al termine della seduta, alle ore 18.00, l’allenatore sarà presentato ufficialmente nella sede della Pol. C.S. Pisticci.

QUI MATERA- DOPPIA cifra per Diegol. Decimo centro stagionale al D’Amuri di Grottaglie, valso tre punti importanti per un Matera che ha trovato personalità e spirito giusto nelle gare di Sapri e Grottaglie. Tradizione negativa sfatata grazie ad una prestazione corale di un gruppo che ha attaccato e difeso insieme, anche se nel finale Martinelli e compagni hanno dovuto raschiare il secchio. Perchè tre gare in sette giorni (e che gare) non sono facili da affrontare. «Qualcosa dal punto di vista della brillantezza fisica nel finale lo abbiamo perso-afferma Diego Albano-ma abbiamo spinto lo stesso, perchè stiamo bene fisicamente e abbiamo portato a casa tre punti meritati. Perchè il Grottaglie non credo abbia ragioni di recriminare e Cottet non ha compiuto nessun intervento. Anzi, noi abbiamo avuto le occasioni per raddoppiare. Per esempio l’atterramento di De Vecchis non è certo simulazione e il giallo come stava a lui era normale anche per Ancora quando ha simulato e l’arbitro ha concesso solo il fallo. Credo che ci sia stato concesso finora un solo rigore a favore, quello contro la Turris nella prima partita. Poi, siamo stati tartassati da decisioni contestabili. Vedi Pomigliano e in casa tante altre volte». L’anno scorso Diego Albano si fermò a quota nove nella classifica marcatori e vi rimase per un intero girone. Ma quest’anno la musica è cambiata. «Personalmente non ho patito questa cosa. Punto a fare quanti più gol è possibile per raggiungere l’obiettivo della società e quello di tutta la squadra. Non mi sono trovato male con De Vecchis. Credo che sia un giocatore che può raggiungere traguardi importanti. Ha giocato un’ottima gara». Perchè a Grottaglie mancavano Genchi e Mazzoleni al Matera. In merito all’arbitraggio, nella ripresa è cambiato il modo di dirigere e ha tralasciato molti falli d’ammonizione per i tarantini in particolare sulle ripartenze di Ostaku fermato due volte in maniera volontaria in azioni chiaramente offensive e pericolose. Ci sono state anche contestazioni sulla rete di Albano. «Ho guardato subito l’assistente, perchè siamo abituati a subire certe cose. Stava correndo verso il centro come da regolamento, ma dietro di me c’era un giocatore del Grottaglie e ne sono certo. Quindi regolare al cento per cento». L’affetto della gente per Diego Albano, però, non è mancato nemmeno in queste tre giornate in cui non aveva fatto centro rimanendo a quota nove. «L’ho sempre sentito. Lasciamo perdere le eccezioni che fanno parte del gioco. Però volevo sottolineare che non abbiamo fatto ancora nulla. E domenica arriva il Neapolis». Mugnano che non avrà gli squalificati Moxedano e Daleno.
«Non lo so se è meglio o peggio che non ci sia Daleno, però a noi non interessano queste cose. Dobbiamo andare avanti con questo spirito ed è chiaro che le vittorie fanno morale e ci consentono di lavorare con maggiore serenità. Abbiamo una settimana di “normalità” per prepararne un’altra probante che ci vedrà in casa la domenica con il Neapolis, il mercoledì in coppa col Sapri e la domenica a Francavilla». Un trittico di gare che potrà chiarire tante cose. Anche se dal mercato arriveranno, per ora, solo under, come ha dichiarato Giusto nel dopo-Grottaglie.
Renato Carpentieri

QUI FRANCAVILLA- FRANCAVILLA – Domenica strana quella vissuta allo stadio “Nunzio Fittipaldi” per la gara giocata contro il Fasano. Match che nei novanta minuti di gioco era terminato sullo 0-0, ma che poi nel finale ha avuto il “giallo”, sulla sostituzione errata da parte dei brindisini. Intanto, la squadra ieri non ha usufruito del regolare giorno di riposo, ma come imposto dalla società, l’intero gruppo è ritornato in campo in mattinata, per una seduta di allenamento, agli ordini dello staff tecnico rossoblu. Un decisione, che è scaturita nella tarda serata di domenica, quando lo staff dirigenziale ha fatto il punto sulla partita, analizzando che la squadra vista in campo, non’è apparsa in buone condizioni, ed ecco allora il provvedimento di annullare il rompete le righe del lunedì. Nel frattempo, fanno sapere dalla società, che è stato avviato il ricorso, come di consuetudine, per aggiudicarsi la vittoria a tavolino, con il risultato di 3-0. Ma resta il fatto che, in campo si è visto un Francavilla senza mordente. «La mia squadra – dice il tecnico Ranko Lazic – ha giocato senza ombra di dubbio, la gara più brutta della stagione. Sono ormai tre partite che non esprimiamo il nostro gioco, mettendo in campo poca grinta e voglia di fare». Dopo il derby vinto a Pisticci per 0-1, i sinnici hanno pareggiato in casa con il Francavilla Fontana con il punteggio di 0-0, perso a Benevento contro il Forza e Coraggio per 3-1, e poi il deludente 0-0 interno contro il fanalino di coda Fasano, di domenica scorsa. Tre gare, che suonano come un campanello d’allarme per la formazione del patron Franco Cupparo. «Dopo il derby vittorioso di Pisticci – continua il tecnico serbo – devo capire cosa è successo alla mia squadra. Se siamo atleticamente non in forma, con la testa altrove, oppure se siamo scarsi. Non credo a questa ultima ipotesi, perché se siamo in zona play off, qualcosa vuol dire. Chiedo scusa a tutti i presenti, se domenica contro il Fasano la mia squadra ha disputato una pessima gara». Francavilla che nelle ultime partite, ha giocato davvero poco al calcio, senza nessuna voglia di lottare e di prevalere sull’avversario. Adesso, bisogna voltare subito pagina e pensare al prossimo impegno esterno contro la squadra campana dell’Angri. «Tutti dobbiamo impegnarci al massimo delle nostre capacità, per ricominciare a giocare come sappiamo. Per fare tutto questo, servono sacrifici e tanta grinta in campo. Adesso con il mio staff tecnico, cercheremo di trovare subito una soluzione per cambiare questa situazione. Sono tre gare che la squadra non gira al meglio, allora cosa devo pensare che siamo Chisena dipendente?. Non credo proprio. Ecco perché – conclude Lazic – bisogna lavorare duro per riprendere tutto quello di buono che è stato fatto fino ad ora». Intanto, la squadra lavora sodo e senza concedersi pause e rilassamenti, per non perdere il treno dei play off.
Claudio Sole

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