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Di Renato Carpentieri
E’ Pasquale Arleo il nuovo tecnico del Pisticci. Domani dirigerà il suo primo allenamento ed al termine ci sarà la conferenza stampa di presentazione. L’allenatore ex Potenza in C1 e Melfi,ha assistito alla gara con la Turris e la squadra l’ha convinto con una buona prestazione, ma non sono da escludere anche nuovi innesti per i gialloble. Di seguito le tre gare della domenica con risultati, gol e prossimo turno.
Risultati della quindicesima giornata: Bitonto-Bacoli: 2-115′ pt e 14′ st De Santis (Bi); 37′ st Zinno (Ba); Francavilla Pz-Fasano 0-0; Grottaglie-Matera 0-1 24′ pt Albano; Ischia-F. e C. Bn 0-1: 18′ st Mallardo; Neapolis-Angri 1-2: 14′ pt De Sena (A), 41′ pt Moxedano (N), 40′ st De Sena (A); Ostuni-Francavilla Br 1-2: 13´ pt Ferrari (F), 16´ pt Candita (O), 9´st Paglialunga (F); S. Antonio-Pianura 1-1: 15′ pt (r) Manzo (P), 16′ pt Temponi (S); Turris-Pisticci 1-0: 8′ st Russo V. Casarano-Pomigliano 3-0: 37′ pt Serao, 26′ st Presicce, 45′ st Aragao
Riposa: Casertana
Prossimo turno
Angri-Francavilla Pz
Bacoli-Grottaglie
F. e C. Bn-Ostuni
Fasano-Ischia
Francavilla Br-Turris
Matera-Neapolis
Pianura-Bitonto
Pisticci-V. Casarano
Pomigliano-Casertana
Riposa: S. Antonio
GROTTAGLIE-MATERA 0-1
di Renato Carpentieri
GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 6; Tucci 6, Cornacchia 6,5, Papasidero 6 (42′ pt De Icco 6), De Giorgi 7; Arcadio 6,5, Marchi 6,5, Hurtado 5 (7′ st Ancora 5), Fraschini 6 (27′ st Pinto sv); D’Amblè 6, Taurino 5. A disp.: Turco, De Icco, Greco, Pastano, Quaranta. All.: Maiuri 5,5.
MATERA (4-4-2): Cottet 6; Catalano 6,5, Martinelli 7,5, Bartoli 7, D’Amanzo 6,5; Carretta 6,5 (17′ st Ostaku 6,5), Conte 6,5, Martone 6,5, Campo 6,5 (17′ st Lo Grieco 6); De Vecchis 6 (29′ st Scudieri sv), Albano 7,5. A disp.: Mirabelli, Leta, Salemme, Selvaggi. All.: Giusto 7.
ARBITRO: Magnani di Frosinone 6.
RETE: pt 24′ Albano.
NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Carretta, De Vecchis e Martone. Angoli 3-0 per il Matera. Recupero: pt 2′ pt; st 4′.
GROTTAGLIE- Il Matera sconfigge non solo il Grottaglie, ma anche la cattiva tradizione con lo stadio “D’Amuri”, che storicamente non ha mai portato bene ai lucani.
Un successo prezioso, ottenuto dopo una serie negativa che è costata al team di Giusto l’allontanamento dal vertice della graduatoria: due sconfitte, con Sant’Antonio fuori casa e Pianura in casa e il pari interno con il Bitonto.
Ma l’inversione caratteriale del Matera è arrivata a Sapri in Coppa Italia e si sono visti progressi importanti in termini di affiatamento e raddoppi a centrocampo che hanno permesso alla difesa di soffrire poco, anzi quasi nulla visto che il Grottaglie non si è mai reso pericoloso dalle parti di Cottet. Nonostante un arbitraggio “casalingo” nella seconda parte della gara, il Matera è riuscito a portare a casa tre punti tutto sommato meritati perchè da recriminare la squadra dell’ex Maiuri ha davvero poco e a fine gara c’è stata anche contestazione all’indirizzo della squadra da parte dei sostenitori tarantini.
LA GARA- Le fatiche di Coppa Italia in qualche modo hanno condizionato l’approccio a questo delicato match al quale non hanno potuto prendere parte gli infortunati Genchi e Palladino, oltre allo squalificato Mazzoleni. Giusto riporta Conte a centrocampo a fianco di Martone, inserendo Catalano a destra con D’Amanza a sinistra dando fiducia a De Vecchis in avanti a fianco di Albano. Assenze importanti anche per Maiuri, che per la terza volta di fila ha dovuto fare a meno dell’attaccante classe ’90 De Angelis (5 reti da inizio campionato) nonchè di Solidoro e Masella. Matera subito pericoloso al 4′, sugli sviluppi del primo calcio d’angolo della partita. La palla perviene ad Albano che, da ottima posizione, calcia con poca convinzione. La sfera è deviata provvidenzialmente in angolo. Netto predominio territoriale degli ospiti fino al 23′, quando Fraschini “sveglia” i suoi con un’iniziativa personale. Si accentra da sinistra per tirare alla ricerca del sette opposto. Il gol da manuale è sfiorato di un pelo. A passare in vantaggio è però il Matera, che in trasferta ha raccolto più di quanto non fatto finora al “XXI Settembre”. Carretta mette al centro per Albano che supera Laghezza sul primo palo. Sospetta la posizione della punta come si evince dalle vibranti proteste della panchina di casa che non valgono a nulla. Al 32′ Conte invita De Vecchis, che spara verso il palo più vicino facendogli la barba. Il Grottaglie ci prova al 40′ ma il contropiede non va a buon fine. Marchi parte palla al piede ed imbecca Taurino, il cui sinistro termina alto sopra la traversa. Si va al riposo con i lucani meritatamente in vantaggio, al di là dei dubbi legati all presunto off-side in occasione della rete. Entra in campo con piglio diverso il Grottaglie nella ripresa, ma alla fine sarà solo un’illusione, perché il team di Maiuri, dopo un buon inizio, si spegnerà alla distanza. Al 12′ punizione di Marchi per la testa di Cornacchia che non inquadra la porta da buona posizione. Questo resterà l’unico tentativo di indirizzare la palla verso la porta di un felice Cottet, tra i portieri più battuti del gruppo H. Col passare dei minuti la compagine di Giusto pare calare di ritmo come poteva anche essere messo in preventivo. Pur rimanendo abbastanza compatta, non raddoppia più con la stessa cattiveria del primo tempo ma amministra senza troppi affanni il vantaggio. Maiuri prova la carta dell’ex: Cristiano Ancora che dovrebbe dare più imprevedibilità alla manovra dei tarantini, che avanzano il baricentro ma lo fanno senza trovare varchi nella marmorea difesa materana, orchestrata da par suo da Martinelli. Si lotta a centrocampo. Le fasi di gioco sono convulse e poco fluide ma al Matera poco importa. Per i biancocelesti la cosa più importante è portare a casa un successo che fa classifica e morale. A 4 minuti dal termine, Lo Griecoci prova da distanza siderale ma la palla sorvola abbondantemente la traversa. Alla fine il pubblico di casa contesta i propri beniamini, in maniera ingenerosa. I cento tifosi giunti da Matera si gustano un rientro felice da Grottaglie, come avvenne il 9 febbraio del 2003 (2-1 con gol di Galeano) . Possono guardare con maggior entusiasmo e fiducia alla difficile partita casalinga di domenica prossima, quando arriverà il Neapolis Mugnano, del presidente Moxedano, dichiaratamente candidata al salto di categoria.
Francavilla 0 fasano 0
FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Di Vincenzo 7; De Santo 6, Gioia 6, Di Giorgio 6, Fusco 6 (32’st Fanelli 6); Verdesca 5, Manco 5,5, Manzillo 5 (1’st Di Sanza 5,5), Di Senso 6; La Neve 5 (1’st Bacio Terracino 5), Del Prete 5,5. A disp.: Masi, Marziale, Cesareo, Tarantino. All.: Lazic 5,5.
FASANO (4-4-2): Dell’Anna 6; Pistoia 6, Fiscina 6, Modesto 6,5, Prete 6; Salvi 6, Lentini 6,5, Tateo 6 (31’st Lomartire 6), D’Onghia 6 (23’st Pertosa 6); Jalò 6 (44’st De Lorenzo 5), Schiavone 6. A disp.: Comes, Fortunato, Pastore, Greco. All.: Geretto 6.
ARBITRO: Strocchia di Nola 5.
NOTE: spettatori 400 circa, di cui 50 ospiti. Al 45’st allontanato il direttore sportivo del Fasano Leo Vinci per proteste, al 46’st espulso De Lorenzo, per rinuncia a restare in campo. Ammoniti: Prete, La Neve, Di Giorgio, Fiscina, Lentini, Fusco, Tateo. Angoli: 6-0 per il Fasano. Recuperi: pt 3’+1’; st 7.
FRANCAVILLA SUL SINNI – Il Fasano perderà la gara a tavolino, per un’ingenuità nel finale, a causa di una sostituzione errata, per quanto riguarda la regola degli under in campo. Dovrebbe scattare, infatti, il 3-0 a tavolino e d’ufficio senza che la società sinnica faccia ricorso. Ovviamente è vangelo in questi casi il referto arbitrale, In caso di cambio regolarmente ufficializzato, come pare visto che anche il dirigente del Fasano si è reso conto dell’errore al momento del cambio errato, scatterà la sconfitta a tavolino. Resta però la prova non ecellente della formazione di Ranko Lazic.
I novanta minuti regolamentari erano terminati sullo 0-0.
Il fattaccio capita al 44’ della ripresa, quando gli ospiti effettuano una sostituzione con Jalò (‘92), per l’ingresso in campo di De Lorenzo (’90).
Ed è stato un errore perché da regolamento, doveva entrare in campo un giocatore nato dal 1991 in poi. Il regolamento in vigore, prevede sul terreno di gioco, un giocatore nato nel 1988, un altro del 1989, due, del 1990, ed uno, del 1991.
Comunque, al di là di questo grosso errore, il Fasano è uscito a testa alta dal “Nunzio Fittipaldi”. Ma veniamo alla cronaca della gara, all’8’ tiro di Del Prete per i padroni di casa, ma la palla è facile preda di Dell’Anna. All’11’ tiro di D’Onghia, ad incrociare, ma l’estremo difensore del Francavilla, Di Vincenzo smanaccia la palla sulla sua sinistra. Al 29’ tiro cross di Lentini, la palla arriva sui piedi di Jalò, che dal limite dell’area manda alto sulla traversa.
Al 31’ è ancora Fasano; tiro dal limite di D’Onghia e Di Vincenzo fa sua la palla senza problemi. Il Francavilla prova a rendersi pericoloso sulle palle inattive, ma senza concretizzare più di tanto. Al 43’ l’azione più pericolosa dell’intera partita, la crea il Fasano. Cross di Salvi per la testa di Jalò, che colpisce a botta sicura, dall’interno dell’area di rigore, ma Di Vincenzo alza la palla sopra la traversa.
Davvero una grande parata da parte del giovane portiere del Francavilla, che è valso il prezzo del biglietto.
Nella ripresa, al 9’ conclusione per i lucani; tiro da parte di Di Senso su calcio di punizione battuto dai venticinque metri, ma Dell’Anna, blocca senza problemi.
Al 17’ Schiavone entra in area, ma al momento del tiro viene anticipato tempestivamente dal difensore sinnico Gioia.
Al 29’ ci prova D’Onghia, ma Di Vincenzo è attento nel bloccare il pallone.
Al 32’ esordio con la maglia rossoblu per il giovane talento di casa Fanelli, prodotto della Fratelli Cafaro.
Al 33’ si rivede il Francavilla, con De Santo, ma il suo colpo di testa centrale è bloccato dal portiere ospite.
Al 44’ l’episodio che tramuterà la gara, con i tre punti a tavolino per la squadra lucana.
L’arbitro Strocchia di Nola a questo punto, decreta ben sette minuti di recupero e il match, si chiude al 52’ della ripresa.
Ma in questi sette minuti di recupero, il Fasano resiste agli attacchi arrembanti del Francavilla, che prova a sbloccare la partita.
Ci prova prima al 49’ Bacio Terracino, che va al tiro, ma la palla termina alta sulla traversa.
Al 50’ cross di De Santo, per la testa del giovane fantasista Fanelli, che sfiora il palo.
Arriva così il triplice fischio finale, tra il profondo rammarico dei dirigenti brindisini, che si sono resi conto del grave errore commesso.
Claudio Sole
TURRIS 1 PISTICCI 0
TURRIS: (4-4-2): Sorrentino 6; Melcarne 6, Pepe 5,5, Noviello 5,5, Leccese 6; D’Ambrosio 5,5 (37′ st Vivona sv), Coppola 5,5, Qualano 5,5 (7′ st Baratto 6), Visciano 6; Vitale 6, Russo 6,5 (45′ st Palomba sv). A disp.: Prete, Letterese, Giocondo, Savino. All.: Mandragora 7
PISTICCI(4-4-2): Marino 6; Basile 5,5, Vallefuoco 6, De Biasi 4,5, Polichetti 6 (19′ st Truglio 5,5); Grieco 5,5 (24′ st Lavecchia 5,5), Semeraro 5,5, Guarino 5,5, Chiaffitella 6; Rovira 6, Ferrentino 5,5. A disp.: Maida, Di Maria, Farinola, Lupacchino. All.: Camassa 5
ARBITRO: Corbino di Alessandria 5
RETE: st 8′ Russo (T)
NOTE: Spettatori 400 circa, con sparuta rappresentanza di sostenitori ospiti. Espulso all’8′ pt De Biasi per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Guarino (P), Baratto, Basile. Angoli: 9-2 per la Turris. Recupero: pt 2′ ; st 4′
TORRE DEL GRECO. Ancora una sconfitta, ma quanti rimpianti.
Il Pisticci perde anche contro la Turris ma deve recriminare per aver giocato quasi per tutto la partita con un uomo in meno e per un rigore non dato quando si era ancora in parità.
Per Camassa è la prima da titolare sulla panchina gialloblu, dopo che a fine settimana era stato esonerato Antonio Valente, l’allenatore della doppia promozione dall’Eccellenza alla serie D, che ha pagato i due punti raccolti nelle ultime sette gare. Il tecnico fa affidamento in difesa alla coppia centrale formata da Vallefuoco e dal giovane De Biasi, con Rovira e Fermentino in attacco.
Dal canto suo Mandragora (anche lui all’esordio sulla panchina corallina visto che era squalificato nelle due giornate precedenti) deve rinunciare allo squalificato Follera e sceglie Pepe come secondo centrale di difesa insieme a Noviello.
Le scelte tattiche di Camassa, però, dureranno pochi minuti: all’8′ il tecnico lucano si vede già costretto a ridisegnare la squadra a causa dell’espulsione di Di Biasi.
Il giocatore classe ’89, infatti, si fa sorprendere da uno scatto di Vitale, che lo brucia sul tempo, e nonostante l’uscita di Marino (che appare in vantaggio) spintona l’attaccante torrese. L’arbitro non ha dubbi e, anche se circondato dai giocatori del Pisticci che protestano, estrae il cartellino rosso.
De Biasi va via togliendosi la maglia con evidente rabbia.
Sulla successiva punizione dal limite, Russo buca la barriera, ma trova un attento Marino, che respinge sui piedi di Qualano, “ipnotizzato” ancora dall’estremo difensore ospite.
E dire che già in precedenza (2′), il portiere del Pisticci era stato chiamato in causa da una bordata di D’Ambrosio che aveva toccato quel tanto che bastava per alzare sopra la traversa. Da ora e in avanti Chiaffitella è costretto a fare il terzino sinistro, con Polichetti che invece viene smistato al fianco di Vallefuoco.
La Turris sfrutta l’uomo in più per essere più incisiva in avanti, anche se Marino (qualche volta respingendo un po’ troppo) appare sempre sicuro. Col passare del tempo la difesa gialloblu prende le misure alla prevedibile manovra offensiva dei padroni di casa.
E anzi il Pisticci ha anche da recriminare per un fallo subito in area da Rovira: Noviello entra male e sembra agganciare l’attaccante.
Le proteste sono vibranti ma per l’arbitro è tutto regolare e bisogna riprendere con il rinvio dal fondo.
Alla scadere il Pisticci ha una limpidissima palla-gol: Rovira si beve Pepe, defilato sulla sinistra entra in area e mette al centro per Ferrentino che si vede respingere la conclusione da un difensore a tu per tu con Sorrentino.
Ad inizio ripresa i lucani hanno ancora una buona opportunità: Ferrentino si trova lanciato in contropiede con la difesa della Turris che sale male.
Arrivato ai 20 metri prova la conclusione di potenza che Sorrentino respinge come può prima che la difesa perfezioni il disimpegno in angolo.
Poi la rete che sblocca la gara, doccia fredda per gli uomini di Camassa: traversone dalla sinistra di Visciano, Russo si tuffa di testa all’altezza del primo palo e realizza.
Il Pisticci prova a reagire e al 12′ su calcio di punizione dal limite mette in apprensione Sorrentino.
Pochi istanti dopo è Vitale ad indovinare un bel tiro dalla distanza che termina di poco a lato.
Ora gli spazi sono decisamente più ampi.
Camassa getta nella mischia Truglio per dare più spinta alla squadra.
È però la Turris con Russo (27′) a rendersi ancora pericolosa: bravo Marino a chiudere lo specchio della porta.
Un minuto dopo gol annullato a Russo per posizione di fuorigioco. Il finale è privo di emozioni. Per il Pisticci c’è da attendre cosa deciderà la dirigenza dopo l’esonero di Valente, perchè un tecnico sarà ingaggiato stando alle notizie che trapelano dalle fila lucane.
Aniello Sammarco
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