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«La Regione ha pubblicato anche oggi, ma lo fa ormai tutti giorni, dei bandi di assunzione temporanea e pluriennale che violano apertamente la legge». Lo affermano, in una nota, i capigruppo del centrodestra alla Regione Gentile, Sarra, Galati, Chiappetta, Limido e Nucera. «L’art. 1 della legge regionale n. 12 del 2005 (‘Disposizioni in materia di nomine e personalè), al comma 1 – è scritto nella nota – dispone: ‘Le nomine degli organi di vertice e dei componenti o dei rappresentanti della Regione nel Consigli di amministrazione o negli organi equiparati degli enti pubblici, degli enti pubblici economici, delle aziende sanitarie, ospedaliere ed assimilabili, dei consorzi, delle società controllate o partecipate, delle agenzie, degli ambiti territoriali ottimali, delle fondazioni e di ogni altro soggetto od organismo, comunque denominato, individuale o collegiale, di diritto pubblico o privato, appartenente o meno alla struttura amministrativa della Regione ed a qualsiasi livello, nonchè dei componenti di comitati, commissioni, gruppi di lavoro ed organismi regionali ed interregionali, conferite, rinnovate o comunque rese operative, anche d’intesa o di concerto con altre autorità o previa selezione, o comunque rese operative degli organi di indirizzo politico regionale, nonchè dal capo di gabinetto del Presidente della Giunta regionale e dai dirigenti dei dipartimenti, nei nove mesi antecedenti la data delle elezioni per il rinnovo degli organi di indirizzo politico della Regione e successivamente rispetto a tale data, fino all’insediamento di questi ultimi, decadono alla data di proclamazione del Presidente della Giunta regionale ed i conseguenti rapporti di natura patrimoniale sono risolti di dirittò». «La Regione – prosegue la nota – deve cambiare i bandi, fissando il termine dei rapporti con l’insediamento della nuova Giunta perchè altrimenti smentisce se stessa, ammesso che si è costituita dinanzi alla Consulta nel procedimento giacente. Invitiamo formalmente i dirigenti di settore ed i direttori generali a modificare i bandi poichè altrimenti essi correrebbero il rischio di dover pagare tutti i danni patrimoniali dinanzi alla Corte dei Conti. Da Loiero aspettiamo una risposta politica».

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