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E’ ufficiale: a Seminara la poltrona di primo cittadino è di Antonio Bonamico che ieri ha battuto lo sfidante Domenico Bruno Buggè per 99 voti. A Seminara, dunque, ritorna dopo 7 anni una coalizione di sinistra. Una sinistra che fa capo ad una lista civica denominata “Uniti per rinnovare”, formata da giovani alle prime armi e persone d’esperienza, fra cui Santo Gioffrè attuale assessore provinciale alla Cultura ed esponente del Prc e Giuseppe Ippolito, segretario locale del Partito Democratico, nonché alcuni assessori delle passate amministrazioni comunali di centrosinistra guidati dall’ex sindaco Salvatore Costantino. Una sinistra che ha un compito importante, dal momento che eredita «un terreno pesante», come ha affermato il neo sindaco dopo l’ultimo spoglio della frazione Barritteri, sezione che ha sancito la sua vittoria. «Ripartiamo da zero – scandisce ancora Bonamico – con l’energia e l’entusiasmo che ci trasmettono i giovani consiglieri eletti. Percorreremo la strada in discesa ma con una nuova vitalità ed uno spirito diverso. Al momento puntiamo sugli aspetti quotidiani più impellenti di Seminara e delle due piccole frazioni, Barriteri e Sant’Anna». Ragion per cui, il nuovo consiglio comunale dovrà dimostrare di essere una compagine amministrativa diversa dalle altre. Si ricompone così, il civico consesso nel piccolo centro “sorvegliato” fino all’ultimo dal commissario straordinario Gianfelice Bellesini che abbandonerà Seminara con i suoi colleghi Salvatore Gullì e Massimo Signorello, oggi stesso dopo la proclamazione degli eletti. A Seminara mancava il consiglio comunale da due anni, infatti la competizione elettorale straordinaria è arrivata dopo il terremoto politico finito al centro del processo Topa che ha portato alle sbarre politici e mafiosi. Nel programma di Bonamico c’è un forte richiamo proprio alla legalità, alla trasparenza, con la valorizzazione del territorio, «punti programmatici chiari» sottolinea Bonamico. In questi termini, il neo primo cittadino inizia a disegnare uno scenario politico «che sia di riscatto» per una cittadina che negli ultimi anni è stata condizionata dagli effetti dell’ingerenza dei clan nella politica. Una cittadina dalle tradizioni ultramillenarie «da recuperare, come anche lo scenario politico e sociale che fino ad oggi è stato abbastanza umiliato» conclude Bonamico. Da oggi, sui banchi della minoranza siederà Domenico Buggè, il quale ha subito fatto gli auguri a Bonamico e nonostante tutto, si ritiene soddisfatto. Buggè si è presentato con una lista che porta il simbolo del Pdl. Ma stavolta, il popolo non ha dato un’altra occasione al centrodestra.

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