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di ANTONELLA CIERVO
L’ARRIVO delle prime carrozze dell’Orient Express non riduce il peso della disoccupazione degli 80 operai della Ferrosud di Matera nei cui cantieri quattro lavoratori si occuperanno della manutenzione e del riallestimento delle celebri vetture. Sono 80 i dipendenti dell’azienda di proprietà del gruppo Mancini in cassa integrazione dal maggio scorso per un periodo di un anno.
L’avvio del lavoro è stato reso noto dall’amministratore della società, Ambrogio Pierro. Il convoglio, composto da 16 carrozze, sarà sottoposto a prove funzionali o «pit stop» per la programmazione degli interventi da effettuare. Le carrozze, risalenti al 1925, sono dotate di vagoni ristorante e «wagon lits». La Ferrosud aveva acquisito lo scorso anno l’appalto per la revisione periodica del treno d’epoca, in servizio un tempo lungo la linea Parigi-Venezia-Istambul e sul quale vennero ambientati i «gialli» di Agatha Christie.
Per Giuseppe Giannella (Fiom-Cgil), lo sguardo al futuro è carico di incognite: «La ristrutturazione delle carrozze dell’Orient express erano tra le commesse che l’azienda aveva già in cantiere, che non modifica l’assetto aziendale. Mi piacerebbew pensare che qualcuno degli operai, grazie a questa commessa, possa rientrare, ma da ciò che sappiamo, non ci sono conferme.
La cassa integrazione degli 80 operai – prosegue Giannella – finisce a maggio e non c’è alcun elemento positivo. Trenitalia non fa partire le gare, non si conoscono i programmi di ristrutturazione e costruzione e non ci sono nuovi ordini in arrivo. Da maggio in poi (a conclusione della cassa integrazione, ndr.) ci auguriamo che qualcosa si possa modificare anche se non ci sono grandi prospettive. Vorremmo che questa finanziaria potesse mettere a disposizione di Trenitalia fondi per costruire, ma ad oggi nulla ci è dato sapere. e l’incertezza regna sovrana».
I lavori sulle 165 carrozze si concluderanno presumibilmente entro la fine di febbraio 2010, perchè i vagoni dello storico convoglio ferroviario siano pronti per le partenze a marzo.
Attualmente uno dei percorsi più suggestivi è quello che collega Parigi a Vienna e che unisce il fascino d’altri tempi alle grandi capitali europee.
Un sogno, che, però, non può affascinare gli ex operai di Ferrosud.
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