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Hanno ripreso ad allenarsi, rinfrancati dal pareggio racimolato domenica scorsa. I rossoblu, archiviato il pari ottenuto al cospetto del Cassino, si sono rimessi a lavoro, con la testa già proiettata al match casalingo contro il Gela, una squadra che vanta una tradizione favorevole contro la Vibonese.
«So, sappiamo che non sarà facile, ma mi auguro che la squadra possa fare una buona prestazione e conquistare punti importanti».
L’unico a parlare in casa rossoblu è il presidente Pippo Caffo. «Contro il Cassino – ha riferito il numero uno della società di Via Piazza d’Armi – mi è piaciuta la reazione della squadra. Per domenica – ha aggiunto il presidente Caffo – confido sul carattere dei nostri calciatori».
Domenica, contro il Gela, la Vibonese dovrà mettere in campo tutta la verve e tutta la cattiveria agonistica per sopperire all’inferiorità tecnica rispetto ai siciliani. Gaetano Di Mauro e compagni dovranno mettere in campo cuore e carattere. Senza dei quali la Vibonese non avrà nessuna possibilità di conquistare punti.
Pippo Caffo lo sa bene, così come sa che l’organico a disposizione del tecnico Angelo Galfano è inadeguato per poter ambire alla salvezza diretta. «A gennaio interverremo sul mercato», ha poi asserito Pippo Caffo, annunciando, tra le altre cose, qualche intervento per quel che riguarda il reparto arretrato.
Insomma, la Vibonese, che ha bisogno anche di un attaccante che la sappia mettere dentro, è alla ricerca di un difensore. Ma, se ne riparlerà solo a gennaio, con la riapertura della sessione invernale di calciomercato. Intanto, invece, in vista del delicato match casalingo contro il Gela, al tecnico Angelo Galfano – che attende buone notizie dall’infermeria – non resta che sperare nel recupero del centrale difensivo Pascuccio e dell’attaccante Cammilluzzi. Entrambi hanno saltato la trasferta di Cassino: il primo per una cervicalgia, ossia per un fastidioso problema al collo; il secondo per uno stiramento all’adduttore. Entrambi hanno buone possibilità di recuperare. Ma Angelo Galfano continua a mantenere le dita incrociate.
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