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FIRENZE – Notte magica e la storia viola è scritta. La Fiorentina batte il Lione 1-0 e accede agli ottavi della Champions League. Prandelli scrive una pagina da annali del club. Niente male per uno che era arrivato nel 2005 col pensiero di non venire esonerato. In una notte da urlo il gruppo da lui plasmato anno dopo anno dimostra di meritare di stare tra le prime 16 d’Europa. Ci entra con il primato (momentaneo del girone), con due pali colpiti e almeno altre due occasioni da gol chiare che hanno molto spaventato il Lione. Ma al di là di questo conta che la Fiorentina ha giocato da squadra, ha dato segno di maturità soprattutto quando soffre nel finale di gara e Frey, incerto in altri momenti, la salva. Ora i giocatori sono consapevoli delle loro possibilità e giocano alla pari contro ogni avversario anche in Europa. Collezionano la quarta vittoria consecutiva in coppa e cancellano dalla manifestazione il Liverpool che al momento del sorteggio sembrava uno spauracchio terribile. Ora andare a giocarsi l’ultima gara del girone ad Anfield Road sarà una gara senza patemi e che potrà però confermarla prima del Gruppo E. La maturità e la crescita del gruppo è dimostrata anche da un altro dato: con il Lione due sconfitte e un pari prima di questa sera. La sera più importante. La squadra di Prandelli è bella e coraggiosa. Tutti giocano aiutandosi: raddoppi, chiusure, sovrapposizioni e un moto perpetuo che sorprende i francesi. Tutti hanno la consapevolezza di poter fare la storia del club e ce la mettono tutta per non avere rimorsi. Insomma, motivazioni a mille e gambe che girano a duemila. Così la Fiorentina parte col turbo, spinta da tutto lo stadio. La pressione dei viola è totale e in un minuto, tra l’ 11′ e il 12′ i pali salvano per due volte il Lione. Prima è Santana a colpire il legno su cross di Vargas e poi la conclusione di Gilardino è respinta in angolo da Lloris. Dalla Bandierina va ancora Vargas e questa volta tocca a Gila, di testa, colpire ancora il montante della porta. La squadra di Prandelli mette in mostra corsa, ardore e sapienza tattica, ma i francesi fanno pesare il primato nel girone: arginano le folate dei viola e poi ripartono avvertendo così la Fiorentina che non sarà una serata semplice. Il palleggio dei giocatori di Puel costringe la Fiorentina a fare molta attenzione. La pressione della Fiorentina si concretizza al 28′ grazie ad una invenzione di Marchionni che costringe Cissokho al fallo da rigore. Dal dischetto va Vargas e segna. Se fino allo svantaggio il Lione aveva dimostrato che poteva far male alla Fiorentina, subita la rete del cursore peruviano appare un pò irretito, anche se il dna dei suoi giocatori impone di non buttare mai via la palla. Ma questo non impensierisce Frey che finisce per non correre mai un pericolo fino ai momenti finali, quando la forza del Lione ha il sopravvento e il portiere ci mette una pezza due volte. I viola, invece, non sono paghi del vantaggio e continuano a spingere sull’ acceleratore e in una azione offensiva, promossa da Santana, Gilardino, pronto a puntare la porta senza avere ostacoli da superare, viene fermato per un sospetto fuorigioco. Al rientro dallo spogliatoio le squadre tornano ad affrontarsi a viso aperto. La partita è degna della Champions. I francesi non mollano di un metro e la Fiorentina gioca con il diavolo in corpo. Montolivo e Zanetti in mezzo al campo, Vargas e Marchionni sulle fasce, e l’intera difesa sono una banda di indemoniati che neutralizza l’organizzazione di gioco dei francesi e la loro voglia di rimonta. Gomis lotta come un leone in mezzo a Dainelli e Kroldrup; Govou e Bastos provano a frenare Vargas, Pjanic e Kallstrom provano a dare forsforo, ma nella notte che segna la storia viola tutto è inutile. Anzi, al 18′ della ripresa i francesi rischiano di prendere il secondo gol, ma Cissokho impedisce a Marchionni, lanciato da Santana, di calciare un rigore in movimento e al 23′ Gilardino non trova la porta su un meraviglioso assist di De Silvestri. Il finale è di sofferenza, ma l’aggressività dei francesi non trova sbocchi. Giusto così questa è la notte della Fiorentina. Come dimostra il caloroso abbraccio fra Andrea e Diego Della Valle e la loro esultanza smisurata: così al Franchi non li avevano mai visti. Ma in una notte magica può accadere anche questo per firmare una pagina di storia.
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