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di ANTONELLA CIERVO
MATERA – RIUSCIRA’ a rovinare la cerimonia di insediamento del coordinamento provinciale del Pdl, in programma oggi? Non è certo.
Nel frattempo, ieri al consiglio provinciale, l’intervento del vice coordinatore provinciale del Pdl, Nuccio Labriola non è stato un semplice sfogo ma piuttosto un ultimatum inviato, senza mezzi termini, alla dirigenza del suo partito.
L’esponente dell’opposizione provinciale, in realtà, aveva chiesto in nome dei principi di trasparenza e chiarezza, che il presidente della Provincia di Matera, definisse le composizioni dei gruppi consiliari alla luce dei recenti cambiamenti.
«Il consigliere Tommaso Perniola, neo componente del gruppo dell’Udc e Rosa Mastrosimone , entrata nell’Italia dei Valori, devono trovare collocazione fisica – spiega Labriola – lo trovo un segnale di rispetto nei confronti di tutti gli altri gruppi consiliari e dell’ambito politico e amministrativo».
La stoccata non tarda a giungere. Il “casus belli” viene riaperto.
« Ci vuole chiarezza – aggiunge – da parte delle istituzioni anche per quanto riguarda il consigliere del mio partito, Augusto Toto, che considero la causa della caduta dell’amministrazione comunale. Chi decide di aderire a un partito deve sottoscriverne le regole.
Il partito – prosegue – deve prendere una posizione netta e precisa. Non siamo più disposti a sopportare equivoci.
Al coordinamento provinciale del Pdl, che si insedia oggi, solleverò ancora una volta questo problema. In mancanza di risposte adeguate, ufficializzeremo lo strappo. Non lascerò mai il Pdl – precisa Labriola – ma non posso essere d’accordo con questa dirigenza».
A queste condizioni, Labriola avanza perplessità sul progetto alternativo al centrosinistra, alla luce delle sue contestazioni.
Elementi che sembrano stridere con le dichiarazioni del senatore Cosimo Latronico, coordinatore regionale vicario che, annunciando l’insediamento del coordinamento provinciale che si terrà oggi spiega: «Il Pdl si appresta ad essere uno spazio di reale partecipazione per tutti i lucani che si riconoscono nei valori e nel progetto del popolarismo europeo e che lavorano ad un’alternativa di governo per la Regione Basilicata, segnata negativamente dai tanti fallimenti dei governi di centrosinistra.
Dopo questa prima costituzione, si provvederà a compiere delle nomine integrative per valorizzare territori e componenti dell’area materana».
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