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«Il sondaggio dell’istituto Crespi che assegna a Scopelliti il 48% ed a Loiero il 30% dimostra che i calabresi vogliono voltare pagina: lo accogliamo con entusiasmo, ma anche con la consapevolezza di dover lavorare umilmente da qui a marzo per garantire veramente alla Regione una pagina diversa». Ad affermarlo il vice coordinatore regionale vicario del Pdl Calabria, Antonio Gentile.
Secondo l’esponente politico «i calabresi hanno fiducia nel nostro candidato – continua Gentile – sanno che ha amministrato bene una città complessa e difficile come Reggio Calabria: è giovane, capace, animato dalle intenzioni di coesione sociale. È chiaro che un sondaggio di queste dimensioni carica di entusiasmo, ma non ci induce a perdere la testa, nè a sottovalutare nessuno. Siamo convinti che il progetto politico del centrodestra saprà segnare ulteriormente la sensibilità dei calabresi e potrà incontrare l’adesione di quelle forze di centro e moderate con cui c’è sintonia nel piano di rivitalizzazione della Regione».
Gentile ha ribadito che «il dato che emerge nel divario enorme tra Scopelliti e Loiero è che la gestione autoreferenziale del potere è largamente insufficiente per incrociare i bisogni di una collettività consapevole, invece, dei ritardi, delle omissioni e delle deficienze del sistema regionale. La voglia di discontinuità espressa dai calabresi è il sintomo di una percezione diffusa dell’alterità della Calabria anche rispetto alle dinamiche produttive e culturali del Mezzogiorno: una condizione riflesso diretto del fallimento di un quinquennio politico».

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