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Lettere di minacce, alcune delle quali intrise di sangue, sono state esibite da padre Fedele Bisceglia nel corso dell’udienza del processo che lo vede imputato di violenza sessuale ai danni di una suora insieme al suo segretario Antonio Gaudio. L’ex frate, oltre alle lettere, ha consegnato ai giudici del tribunale di Cosenza anche alcuni attestati di gratificazione ricevuti dal Vaticano e, infine, anche la nomina a Vescovo del Congo che nel 2004 lui rifiutò per continuare la sua opera nell’Oasi Francescana. Nel corso dell’udienza, padre Fedele ha fatto anche dichiarazioni spontanee per ribadire la sua estraneità alle accuse e ha letto il salmo 190 del Vecchio Testamento. L’udienza è poi proseguita con la deposizione dell’ispettore di polizia Giuseppe Mirabelli, che ha ripercorso le fasi delle indagini svolte dalla squadra mobile di Cosenza. Il processo proseguirà l’11 novembre prossimo.

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