X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Nonostante la pioggia sono oltre 20.000 le persone, tra semplici cittadini, studenti e autorità, con i gonfaloni di decine di Comuni, bandiere di partito, associazioni e organizzazioni sindacali, che hanno preso parte ad Amantea alla manifestazione «Basta veleni. Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita».
Il corteo si è aperto sul lungomare del centro del Tirreno cosentino, con l’intitolazione di una parte dello stesso lungomare al capitano Natale De Grazia, morto in circostanze non del tutto chiarite, che stava indagano sui misteri della nave Jolly Rosso.
La targa è stata scoperta dalla vedova De Grazia, «Avete dato significato e valore al sacrificio di mio marito – ha detto la vedova – e questo vale più di una medaglia d’oro, perchè è un riconoscimento che viene dalla gente. Mio marito amava la Calabria ed ha sempre lavorato nell’interesse della sua terra».
Intere scolaresche, pensionati, famiglie con bambini provenienti da tutta la regione, stanno manifestando per chiedere una maggiore attenzione sull’emergenza ambientale che riguarda l’intera Calabria. Ad Amantea sono presenti anche molti pescatori.
Subito dopo il corteo sono iniziati gli interventi, aperti dalle associazioni ambientaliste (Legambiente, Wwf…). Dal palco hanno annunciato una prima stima di presenze al corteo e sarebbero circa 30 mila.
Numerosi gli striscioni esposti durante il corteo: “Aiello Calabro c’è – Veleni di Stato”; “La scuola dei veleni” del comitato genitori degli alunni di Crotone; alcune studentesse portavano una nave realizzata in cartone con su scritto “incubo”. Presenti alla mobilitazione anche l’Associazione che riunisce gli albergatori del Tirreno Cosentino e tutte le operatrici dell’azienda Colavolpe vestite dei loro camici.
Molti dunque, gli striscioni con cui si chiede l’intervento del Governo per rimuovere le «navi dei veleni» presenti nei fondali calabresi e le scorie radioattive che sarebbero interrate ad Aiello Calabro ed a Crotone.
Uno degli striscioni riporta la scritta «Liberiamoci dalle scorie, portiamole in Parlamento».
Tra le presenze ad Amantea il circolo “Ilaria Alpi” di Erbusco, in provincia di Brescia che ha esposto uno striscione con su scritto “Sud e Nord uniti contro inquinamento e mafia”; Legambiente che espone le t-shirt recanti la scritta “Affondiamo la ‘ndrangheta”; il comitato dei genitori delle scuole di Crotone e l’Associazione Commercianti di Amantea, nonchè presenze arrivate anche dalla Sicilia.
Anche una delegazione del “Quotidiano della Calabria”, è presente sul posto per raccogliere nuove adesioni alla Petizione lanciata dal giornale “Liberi dalle Scorie” circa venti giorni fa e che ha raccolto oltre ventimila consensi.

IL PRESIDENTE LOIERO AD AMANTEA
«Questo momento di oggi è importante perchè dimostra che qui in Calabria c’è la coscienza di quanto questo territorio sia stato bistrattato. Assistiamo qui ad un’insurrezione popolare pacifica anche perchè siamo in presenza di un’emergenza inedita». Così il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha commentato la manifestazione «Basta veleni. Riprendiamoci la vita» che si sta svolgendo ad Amantea.
«Questo tipo di emergenza – ha aggiunto Loiero – è capitato alla Calabria, così come poteva capitare alla Costa Azzurra. Pesa in questa circostanza specifica la presenza della criminalità che ha favorito tutto questo. In ogni caso c’è questa grande consapevolezza ed è anche questo un invito perentorio al Governo perchè se ne occupi al livello giusto».

ANTONIO DI PIETRO, LEADER DI IDV
«Italia dei Valori è e sarà sempre per lalegalità, che è stata violentata con un utilizzo corruttivo e delinquenziale dei rifiuti».
Sono le paroel del leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro, presente ad Amantea. «Noi dobbiamo lavorare – ha aggiunto Di Pietro – per risvegliare le coscienze. Il silenzio e l’omertà sono atteggiamenti mafiosi».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE