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Due persone sono state arrestate ed altre due sottoposte all’obbligo di dimora dai Carabineiri della Compagnia di Soverato nell’ambito di una indagine, condotta dai militari della Stazione di Chiaravalle Centrale e del Nucleo Operativo della Compagnia, su un caso di overdose di eroina che aveva ridotto in fin di vita, nel febbraio 2009, una diciottenne del posto. Le due ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano Vincenzo Donato, 24 anni, operaio e Giuseppe Fabiano, 25 anni. Le due misure cautelari dell’obbligo di dimora riguardano Francesco Bonocore, 28 anni, operaio e Domenico Barbieri ventenne, pure operaio. Un avviso di garanzia è stato notificato, secondo quanto reso noto dall’Arma, nei confronti della moglie di Donato, Maria Domenica Sangiuliano,21 anni. Tutti gli indagati sono originari di Chiaravalle Centrale e l’accusa a loro carico è quella di spaccio di sostanze stupefacenti. La ragazza vittima di overdose era statarinvenuta dal padre nella sua cameretta, distesa sul letto in stato di incoscienza. Accanto a lei erano stati trovati una siringa – il cui ago la donna aveva ancora inserito nel braccio – un cucchiaio ed un limone utilizzato per la preparazione della sostanza stupefacente. Nell’occasione i militari avevano sequestrato un altro grammo di eroina rinvenuto nella borsetta della ragazza, trasportata d’urgenza all’Ospedale di Lamezia Terme e per alcuni giorni ricoverata in terapia intensiva. data la reticenza della diciottenne, denunciata per favoreggiamento personale poichè non aveva voluto rivelare i nomi degli spacciatori della sostanza che l’aveva ridotta in fin di vita, i militari aveva inviato una serie di attività tecniche che, unitamente all’esame del traffico del telefono della ragazza analizzato nell’immediatezza, hanno permesso di identificare gli spacciatori della sostanza ceduta alla ragazza in Donato e nella moglie. Sarebbero state inoltre accertate delle responsabilità a carico di Fabiano presso il quale Donato si riforniva facendo da intermediario per la cessione di sostanze stupefacenti di vario genere. Nel corso dell’indagine, il 5 maggio 2009, Fabiano, a seguito di una perquisizione domiciliare, era stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo che nella sua abitazione erano stati rinvenuti 245 grammi di marijuana, 39 grammi di hascisc, 1 grammo di cocaina, tutte suddivise in dosi con il relativo prezzo stampato sul confezionamento; 51 piante di cannabis in vaso pronte per essere trapiantate nonchè due bilancini di precisione. Il giovane è stato condannato alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione che stava scontando nella sua abitazione in regime di detenzione domiciliare. (AGI) Cli/Adv (Segue) 221259 OTT 09 (AGI) – Soverato (Catanzaro), 22 ott. – A Fabiano viene inoltre contestato lo spaccio di stupefacenti di vario genere nei confronti di sette persone. Sia Fabiano che Donato sono accusati di spaccio di «subotex» (pastiglie di metadone) che normalmente vengono distribuite nei SerT e di cui è vietata la detenzione. Donato è accusato pure della cessione di stupefacenti di vario genere a sei persone e in un’occasione sarebbe stato immortalato mentre cedeva qualcosa ad un ragazzo in cambio di un corrispettivo in denaro che i Carabinieri di San Vito sullo Ionio hanno successivamente appurato essere una dose di hascisc, ponendola in sequestro all’acquirente. Al Bonocore e al Barbieri viene contestato un rapporto di «mutuo scambio» con il Donato ed il Fabiano nell’attività di reperimento e cessione delle sostanze stupefacenti e tale da far irrogare la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per entrambi. Le indagini, durate cinque mesi, sono state coordinate dal P.M. Vincenzo Capomolla mentre le misure cautelari sono state emesse dal Gip Emma Sonni. (AGI) Cli/Adv 221300 OTT 09 (AGI) – Soverato (Catanzaro), 22 ott. – A Fabiano viene inoltre contestato lo spaccio di stupefacenti di vario genere nei confronti di sette persone. Sia Fabiano che Donato sono accusati di spaccio di «subotex» (pastiglie di metadone) che normalmente vengono distribuite nei SerT e di cui è vietata la detenzione. Donato è accusato pure della cessione di stupefacenti di vario genere a sei persone e in un’occasione sarebbe stato immortalato mentre cedeva qualcosa ad un ragazzo in cambio di un corrispettivo in denaro che i Carabinieri di San Vito sullo Ionio hanno successivamente appurato essere una dose di hascisc, ponendola in sequestro all’acquirente. Al Bonocore e al Barbieri viene contestato un rapporto di «mutuo scambio» con il Donato ed il Fabiano nell’attività di reperimento e cessione delle sostanze stupefacenti e tale da far irrogare la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per entrambi. Le indagini, durate cinque mesi, sono state coordinate dal P.M. Vincenzo Capomolla mentre le misure cautelari sono state emesse dal Gip Emma Sonni. (AGI) Cli/Adv 221300 OTT 09 (AGI) – Soverato (Catanzaro), 22 ott. – Due persone sono state arrestate ed altre due sottoposte all’obbligo di dimora dai Carabineiri della Compagniadi Soverato nell’ambito di una indagine, condotta dai militari della Stazione di Chiaravalle Centrale e del Nucleo Operativo della Compagnia, su un caso di overdose di eroina che aveva ridotto in fin di vita, nel febbraio 2009, una diciottenne del posto. Le due ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano Vincenzo Donato, 24 anni, operaio e Giuseppe Fabiano, 25 anni. Le due misure cautelari dell’obbligo di dimora riguardano Francesco Bonocore, 28 anni, operaio e Domenico Barbieri ventenne, pure operaio. Un avviso di garanzia è stato notificato, secondo quanto reso noto dall’Arma, nei confronti della moglie di Donato, Maria Domenica Sangiuliano,21 anni. Tutti gli indagati sono originari di Chiaravalle Centrale e l’accusa a loro carico è quella di spaccio di sostanze stupefacenti. La ragazza vittima di overdose era statarinvenuta dal padre nella sua cameretta, distesa sul letto in stato di incoscienza. Accanto a lei erano stati trovati una siringa – il cui ago la donna aveva ancora inserito nel braccio – un cucchiaio ed un limone utilizzato per la preparazione della sostanza stupefacente. Nell’occasione i militari avevano sequestrato un altro grammo di eroina rinvenuto nella borsetta della ragazza, trasportata d’urgenza all’Ospedale di Lamezia Terme e per alcuni giorni ricoverata in terapia intensiva. data la reticenza della diciottenne, denunciata per favoreggiamento personale poichè non aveva voluto rivelare i nomi degli spacciatori della sostanza che l’aveva ridotta in fin di vita, i militari aveva inviato una serie di attività tecniche che, unitamente all’esame del traffico del telefono della ragazza analizzato nell’immediatezza, hanno permesso di identificare gli spacciatori della sostanza ceduta alla ragazza in Donato e nella moglie. Sarebbero state inoltre accertate delle responsabilità a carico di Fabiano presso il quale Donato si riforniva facendo da intermediario per la cessione di sostanze stupefacenti di vario genere. Nel corso dell’indagine, il 5 maggio 2009, Fabiano, a seguito di una perquisizione domiciliare, era stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo che nella sua abitazione erano stati rinvenuti 245 grammi di marijuana, 39 grammi di hascisc, 1 grammo di cocaina, tutte suddivise in dosi con il relativo prezzo stampato sul confezionamento; 51 piante di cannabis in vaso pronte per essere trapiantate nonchè due bilancini di precisione. Il giovane è stato condannato alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione che stava scontando nella sua abitazione in regime di detenzione domiciliare. (AGI) Cli/Adv (Segue) 221300 OTT 09

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