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IL POSTICIPO tra Potenza e Cosenza è stato vissuto in un clima decisamente osti
le per il presidente Postiglione e per il direttore generale Galigani.
Atmosfera movimentata sugli spalti e accuse dirette per quelli che vengono definiti “atti incontestabili” ossia: l’indisponibilità imposta a Langella per la gara persa in casa con il Marcianise e il mancato acquisto di un attaccante, dopo la promessa di investimento per il numero rilevante di abbonati.
La curva sceglie però la ribalta televisiva per dare visibilità alla contestazione. E a fine gara si scatena un’ulteriore protesta contro la società e gli stessi giocatori, accusati di scarso impegno. Il patron Postiglione, che non ha assistito alla gara dallo stadio, preferendo restare a casa, si è detto molto amareggiato e sfiduciato. Oltretutto, dopo aver ricevuto anche minacce, sta seriamente considerando l’ipotesi dell’abbandono della guida della società. In giornata sono attesi sviluppi.

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