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di PARIDE LEPORACE
Il caso ha voluto che il nostro giornale vivesse la Giornata dell’informazione nel migliore dei modi. Ieri, dal Quirinale, il presidente della Repubblica, oltre a difendere il pluralismo, si è lasciato molto apprezzare per il suo invito a preoccuparsi di abolire il reato di vilipendio dando un segno di stile alle caste protette dalla legge. Vertici professionali ed editori hanno continuato a discutere di problemi globali che quasi tutto l’Occidente affronta ogni giorno. In Italia l’effetto Berlusconi moltiplica a dismisura uno scontro politico mediatico che quotidianamente non risparmia sorprese. Ieri siamo stati costretti ad osservare il pedinamento televisivo di Canale 5 del giudice Mesiano. La sera precedente Santoro, in diretta, ha annunciato una finta telefonata del premier per tenere alta l’audience. Io credo che in questa babilonia chi pratica un giornalismo onesto, non intruppato, attento alla notizia, sarà premiato dal suo pubblico. E’ vero che c’è anche altro pubblico che cerca il linciaggio della parte avversa, ma questo non interessa la nostra linea editoriale.
Il dibattito su questi problemi dimentica spesso le difficoltà che incontrano i giornali locali. Abbiamo molto apprezzato il fatto che Roberto Natale, presidente nazionale della Fnsi, uscito dal Quirinale, abbia avuto la sensibilità di telefonare alla nostra redazione per il caso Belisario.
I vertici del sindacato nazionale hanno colto la specificità di questa vicenda lucana. Non si può scendere in piazza a Roma contro Berlusconi e poi non intervenire pubblicamente contro un autorevole rappresentante nazionale che anche ieri ha dato del caudillo al premier e che dalle sue parti intenderebbe limitare il diritto di cronaca dando vita ad iniziative legali.
Continuo a non comprendere l’iniziativa del senatore Belisario. In passato con lui abbiamo condiviso posizioni comuni. Ma ho scritto più volte che Il Quotidiano della Basilicata non si intruppa e non indossa magliette.
Riepilogo in breve i fatti. “Micromega” autorevole rivista politica e bibbia di riferimento nazionale del dipietrismo pubblica un’inchiesta contro quei ras del partito che hanno condotte inciuciste. Il senatore Belisario viene indicato tra questi. Ci sembra naturale dare spazio alla vicenda. Che viene ripresa con due articoli da Anna Rivelli, pubblicati in prima pagina. Attorno a questo abbiamo dato conto delle belluine lotte interne di Italia dei Valori che in Basilicata vedono tre correnti affrontarsi duramente.
Mi chiedo perché Belisario non tuteli la sua attività con la rivista di Flores D’Arcais? Aggiungere l’ennesima tacca alla lunga lista delle mie querele non mi preoccupa. Piuttosto mi lascia perplesso il fatto che un importante esponente di un partito così combattivo non si preoccupi di tutto quello che stiamo denunciando su ecomafie e ambiente preferendo occuparsi di imbonire il dibattito interno del suo partito. E’ una delle nostre difficoltà: far emergere il bene comune e il dibattito pubblico nei confronti di un classe dirigente (politica, magistratura, imprenditoria) che guarda sempre e solo nel suo ventre. Oggi nelle nostre pagine potete trovare anche l’annuncio di querela di un consigliere comunale materano che contesta le dichiarazioni di un suo avversario politico e mesta nel torbido per l’impegno di un nostro valente collaboratore che per vivere lavora anche in un’agenzia di comunicazione. Ma ci sono per fortuna anche le buone eccezioni. Per esempio l’onorevole Zamparutti che da parlamentare lucana offre un esempio di vigilanza democratica cui non eravamo più abituati. Ringrazio Fnsi locale e l’Ordine dei giornalisti della Basilicata che hanno mostrato per l’ennesima volta attenzione reale a quello che accade nel nostro mestiere. Fa piacere anche sentirsi un giornale locale che condivide ansie e successi con la sua comunità. Nicola Buccico che offre sostegno legale gratuito insieme alla solidarietà della comunista Emilia Simonetti è la soddisfazione del nostro terzismo apprezzato da cittadini e lettori che in queste ore hanno mostrato grande vicinanza alla testata. Con serenità continuiamo il nostro lavoro quotidiano. Siamo al servizio esclusivo di chi la mattina decide di spendere un euro per essere informato su quello che accade in Basilicata e nel mondo. Un compito difficile ma che abbiamo la presunzione di svolgere con onestà intellettuale.
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