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Novantuno condanne, per un totale di 931 anni e 3 mesi di carcere, e due assoluzioni, sono state chieste dal sostituto procuratore antimafia Pierpaolo Bruni (nella foto) nell’ambito dei 93 giudizi abbreviati seguiti all’operazione denominata «Heracles», a carico di affiliati alle famiglie della ‘ndrangheta crotonese (cosca Vrenna-Corigliano-Bonaventura). La requisitoria del pm Bruni è seguita all’audizione degli ultimi tre testi chiamati in qualità di persone offese, e dopo di lui, nell’aula bunker di via Paglia, a Catanzaro, hanno preso la parola anche gli avvocati delle parti civili (sono costituiti la Regione Calabria, la Provincia ed il Comune di Crotone, l’ex parlamentare Marilina Intrieri, che con le sue denunce in merito alla vicenda di Eurparadiso ebbe un ruolo nell’indagine «Perseus», naturale prosieguo di «Heracles”). Il pm ha chiesto al giudice l’assoluzione per il pentito Salvatore Astorino, 28 anni, e per Emilio Iuticone, 55 anni. La condanna più pesante (le pene sono già ridotte di un terzo per la scelta del rito alternativo) chiesta da Bruni è quella a 22 anni di galera, sollecitata per Pantaleone Ruscelli, 35 anni, presunto boss scissionista dell’omonima cosca crotonese, conosciuta anche come quella dei «papaniciari», seguita da quelle a 20 anni per uno dei suoi fedelissimi, Domenico Elia, 32 anni, e per Sergio Vrenna, 51.

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