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di PIERANTONIO LUTRELLI
SCANZANO JONICO – Fare l’imprenditore con la paura addosso non è il massimo, per usare un eufemismo. Farlo nella fascia jonico-metapontina, in particolare nei comuni confinanti di Policoro e Scanzano, sta diventando preoccupante. Sono tanti purtroppo gli avvertimenti ricevuti, in meno di due anni dagli imprenditori di questa specifica fetta di territorio. Tanti sono stati i “segnali” malavitosi. Questo facendo solamente delle valutazioni oggettive sull’accaduto, senza voler creare allarmismi più del necessario anche in considerazione del fatto che al momento non vi è una sola denuncia per taglieggiamento o estorsione. La situazione è decisamente sotto controllo, soprattutto se si fa un paragone con altre zone del Paese. Ma l’ultimo episodio intimidatorio risalente ad una settimana fa, desta più di qualche momento di preoccupazione: tre bottiglie di plastica contenenti benzina con mega proiettile da carabina incorporato, destinate ad altrettante imprese, sono cosa non da poco. Il gesto, chiamiamolo dimostrativo, rivolto alla “Imer srl” un colorificio sito nella zona artigianale di Scanzano di Domenico Ragone all’adiacente magazzino ortofrutticolo di Vittoria Chioetto ed in un cantiere edile della ditta Matarazzo, non distante dai due capannoni ha fatto inevitabilmente riaffiorare quanto verificatosi alcuni mesi fa.
Infatti, da quasi due anni a questa parte gli episodi preoccupanti per il territorio sono stati diversi: prima gli incendi dolosi in due grossi magazzini dediti al confezionamento ed alla commercializzazione di prodotti ortofrutticoli a Scanzano, poi la bomba esplosa nei cantieri del “Penny market”, sempre a Scanzano; poi l’incendio doloso in un punto vendita di mezzi industriali a Policoro, dove le fiamme appiccate di notte hanno fatto diversi danni. Infine un ordigno ritrovato dinanzi la statua di Padre Pio nella stretta adiacenza del villaggio turistico “Torre del Faro” ex Cit Holding ubicato nella zona turistica di Scanzano. Questo nel 2008. Nella primavera di quest’anno invece si è registrato l’incendio alla “Planitalia srl” di Policoro di Suriano e Casalnuovo e quello del 29 aprile agli uffici di Policoro della sede della cooperativa “Di Vittorio”. Da ricordare anche la “strage degli albicocchi” nell’azienda agricola Zuccarella a Scanzano in località Terzo Cavone. Ora su disposizione del prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, il territorio è presidiato ad oltranza. La risposta delle istituzioni c’è e si vede. Tanti sono stati in questi mesi i vertici interforze, i “Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Lo scorso 30 aprile l’associazione “Libera” di don Marcello Cozzi proprio a Scanzano organizzò una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica a non sottovalutare il problema. «Qui nel Metapontino, – disse in quell’occasione il prelato nel suo intervento – ci sono molti appetiti. La paura è che ci possa essere dietro qualcosa di più grave ed anche di più grande di quello che noi possiamo immaginare. E’ solo la paura per carità però considerando la ricchezza di questa terra, considerando che questa fascia è tra le più fiorenti della Basilicata, considerando che la sua storia recente è anche di criminalità organizzata, abbiamo davvero paura che qualcuno anche dall’esterno, mi riferisco alla Calabria, possa venire a recuperare qui manovalanza e abbia interessi pesanti in questa zona. Non possiamo sottovalutare quello che sta accadendo».
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