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Un arsenale di armi della ‘ndrangheta è stato scoperto dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Crotone.
Fucili, pistole e persino una bomba a mano che secondo gli investigatori dell’Arma erano nella disponibilità del potente ‘localè di Cirò’, la cosca che fa capo alle famiglie Farao-Marincola.
L’arsenale è stato rinvenuto dai militari su un’area demaniale nei pressi del torrente Lipuda, in territorio del comune di Cirò Marina.
In particolare, occultati in mezzo a materiali di risulta e dunque facilmente recuperabili in qualunque momento, sono stati rinvenuti alcuni sacchi di plastica nei quali c’erano due mitragliatori Ak 47, meglio noti come Kalashnikov, un fucile semiautomatico calibro 12 e un fucile a pompa calibro 12, una pistola Beretta claibro 9×21 con matricola abrasa e una pistola di fabbricazione israeliana calibro 9×21, oltre a numerosissime munizioni.
Inoltre sono state rinvenute una bomba a mano di provenienza ignota, di solito utilizzata per costruire trappole esplosive, e, particolare inquietante, una microspia con la quale gli uomini delle cosche evidentemente intendevano ascoltare qualcuno. Tutte le armi erano avvolte in pezzi di stoffa e ben conservate. Insomma pronte per l’uso.
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