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«Invitiamo le istituzioni locali, senza ulteriori indugi, ad assumere una precisa posizione sul trasferimento dei Bronzi di Riace, rivendicando chiarezza circa il loro presunto restauro». Lo afferma, in una nota, l’europarlamentare di Italia dei valori Pino Arlacchi. «Il trasferimento, sia pure temporaneo, dei Bronzi – aggiunge – rappresenta un problema di rilevanza pubblica, e non un problema ideologico. Si tratta di una vicenda che chiama in causa direttamente la politica ed in particolare il Comune di Reggio Calabria, la Sovrintendenza e la Regione. Senza nascondersi dietro inutili tecnicismi circa il restauro, si faccia un passo avanti e si dica cosa si intende veramente fare per difendere il prestigio universale che i Bronzi rivestono per la Calabria e per tutto il Paese. Troppe timidezze ed inutili rivendicazioni di primogenitura sulla loro collocazione, non fanno altro che alimentare il sospetto sul loro effettivo trasferimento, sulla durata, sul loro ritorno». «Non siamo disponibili – dice ancora Arlacchi – ad assistere impotenti a questo spostamento, nè alle bugie raccontate in questi giorni. Si apra un confronto serio, si chieda ai calabresi come la pensano e si intraprendano tutte le azioni necessarie per effettuare in Calabria il restauro, se di questo si tratta. E se esso è davvero indispensabile. Ci affiancheremo a quanti, partiti ed associazioni intraprenderanno insieme a noi questa battaglia di civiltà e di difesa del nostro patrimonio artistico-culturale, che non può essere merce di scambio per colpa di una politica che in questa Regione ha provocato sfascio e sfiducia nelle istituzioni».

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