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I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno dato esecuzione, nell’ambito di un’operazione denominata «Bollettopoli», ad un’ordinanza di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di 7 persone ritenute a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso, falso materiale e truffa.
Il provvedimento prevede anche la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per 11 soggetti responsabili degli stessi reati. Complessivamente sono 18 le persone indagate. I militari hanno effettuato perquisizioni domiciliari al fine di rinvenire ulteriore materiale utile alle indagini.
I DETTAGLI
L’inchiesta, condotta dalla Stazione di Pellaro della Compagnia di Reggio Calabria sotto le direttive della Procura Ordinaria di Reggio Calabria, era scattate nel 2007, a seguito di altre attività di indagine in cui erano emerse delle attività di contraffazione di documentazione svolte in particolare da alcuni personaggi residenti nell’area reggina.
Le indagini avviate dalla Procura, durate circa un anno e condotte dalla Stazione Carabinieri di Pellaro, avrebbero evidenziato, soprattutto grazie alle attività di intercettazione telefonica, il ruolo rivestito da alcuni soggetti, operanti nell’hinterland reggino, dediti a traffici illeciti, inerenti alla contraffazione di diversa documentazione, allo scopo di eludere il fisco od al fine di perpetrare delle truffe nei confronti di società ed enti che gestiscono l’erogazione di numerosi servizi, tra cui l’Enel e l’Aterp, mediante la produzione di ricevute di pagamento di bollette o canoni contraffatti.
Lo scopo era anche quello di attuare mediante artifizi e raggiri, rilevanti frodi nei confronti di diverse compagnie assicuratrici mediante la produzione di documentazione assicurativa contraffatta, quali certificati e contrassegni assicurativi per veicoli e natanti. Le indagini hanno dato modo di ricostruire l’attività sul territorio dell’associazione presente nelle frazioni di Pellaro, Gallina, Rione Modena e Catona, stabilmente dedita alla contraffazione di documentazione di vario tipo, come bollette telefoniche Telecom, pagamenti di forniture per energia elettrica Enel ed anche contratti con l’emittente privata SKY.
Il sodalizio era organizzato in maniera verticistica con a capo un promotore, nonchè coordinatore delle attività illecite, individuato dai militari nella persona di Marcello Cambareri ,residente a Pellaro, ed alcuni principali procacciatori d’affari (tutti destinatari degli arresti domiciliari) ed altri procacciatori d’affari (destinatari dell’obbligo di presentazione alla p.g.), pure,s econdo l’accusa, pienamente inseriti nell’attività criminosa. Cambareri utilizzava la propria abitazione come base operativo- logistica per produrre la falsa documentazione richiesta, scendendo poi in campo fisicamente se necessario, recandosi dai vari clienti, al fine di riscuotere la «retribuzione» per i lavori eseguiti. L’’uomo avrebbe tentato di nascondere la reale natura delle conversazioni telefoniche, con frasi di tipo convenzionale, come riscontrato dalle intercettazioni. Notevoli sarebbero state le truffe in danno di famose società assicurative.
L’organizzazione avrebbe avuto un volume d’affari di oltre 350.000 mila euro.

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