2 minuti per la lettura
Il problema della «nave dei veleni», è stato argomento di discussione oggi alla Camera. In aula Doris Lo Moro, del Partito Democratico, e prima firmataria dell’interpellanza al Governo sull’affondamento in Calabria delle “navi dei veleni” ha dichiarato: «Quello che ci interessa sapere è di accertare l’identità del relitto, verificare se i bidoni all’interno della nave contengono sostanze radioattive, sapere se è vero e in che modo sono stati coinvolti in questa vicenda uomini dei servizi di sicurezza o dell’apparato pubblico».
«Siamo sconcertati dall’inadeguatezza delle risposte fornite dal governo – prosegue Bratti, capogruppo Pd nella commissione Bicamerale sui rifiuti – in particolare dall’assenza in aula del Ministro dell’Ambiente che pur avendo firmato ieri protocolli ed intese al riguardo, ha dimostrato scarsa considerazione nei confronti della commissione bicamerale e delle forze politiche che la compongono, visto che da 6 mesi chiediamo un incontro per poter coniugare la nostra attività con quella dell’esecutivo soprattutto con riferimento al traffico dei rifiuti e alla criminalità organizzata.
L’argomento – spiega Bratti – per la sua complessità e per le relazioni tra il traffico di materiale radioattivo, i servizi segreti, l’omicidio di Ilaria Alpi e l’attività criminale organizzata meritava una risposta più esaustiva, puntuale e incisiva».
«Quello che chiediamo – sostengono i parlamentari del Pd – è la massima trasparenza su tutte le operazioni che saranno effettuate e che riguardano il recupero del relitto, le modalità delle analisi, le persone coinvolte. L’inadeguatezza delle risposte finora date dal governo ha spinto il gruppo del Pd a chiedere il sequestro del relitto alle autorità competenti e un’informativa del governo al Parlamento per metterlo nella condizione di svolgere il suo ruolo di vigilanza, con l’obiettivo di arrivare alla verità, risolvere i problemi ambientali e sanitari che vi sono connessi e, soprattutto – concludono – impedire che sulla vicenda ricada nuovamente il silenzio».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA