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L’assemblea congressuale del Pd di Crotone ha chiesto alla convenzione regionale e alla convenzione nazionale di assumere che la «questione Crotone e l’emergenza ambientale scaturita diventi questione centrale nelle politiche del Partito impegnando altresì i gruppi parlamentari di Camera e Senato a fare fronte unico e sostenere ogni iniziativa affinchè la problematica possa assumere centralità negli interventi del Governo».
«La conclusione – è scritto in una nota del Pd di Crotone – della ormai decennale inchiesta sullo smaltimento delle scorie tossiche prodotte dallo stabilimento ex Pertusola ed utilizzate per realizzare il conglomerato idraulico catalizzato ha rivelato l’utilizzo dello stesso per realizzare sottofondi di opere pubbliche tra cui scuole ed edifici di edilizia residenziale pubblica.
In questo momento, pur confidando nella rapida soluzione degli aspetti giudiziari, il nostro intendimento è soprattutto quello di evidenziare una accertata emergenza ambientale che innesca una vera e propria emergenza sociale. Tale criticità va ulteriormente e pericolosamente ad aggiungersi alla mancata bonifica dell’ex sito industriale di Pertusola che ha aggravato non solo dal punto di vista sanitario ma che si è rivelata un freno allo sviluppo del territorio crotonese».
«Si considerino anche – conclude la nota – le recenti decisioni del Commissario Straordinario per l’emergenza ambientale che vanno nella direzione di prevedere una discarica per Rsu nel territorio cittadino complicando una situazione di per sè già abbondantemente compromessa».
Il sindaco Vallone, minaccia di lasciare l’incarico
«Restituirò la fascia se il Governo non interverrà immediatamente per l’emergenza ambientale che si è verificata nella città di Crotone». A sostenerlo è il sindaco di Crotone Peppino Vallone.
A Crotone, nell’ambito di un’inchiesta della Procura, è emerso che nel corso degli anni, gli scarti industriali dell’ex Pertusola Sud sono stati utilizzati per la realizzazione del sottofondo di numerosi edifici, tra i quali anche alcune scuole che lo stesso Sindaco ha provveduto a chiudere.
«Il Governo – ha aggiunto – non può ignorare il grido che è partito da diecimila crotonesi che sabato scorso sono scesi in piazza per rivendicare il diritto alla salute. Se non avremo risposte immediate dallo Stato andrò a Roma e restituirò la fascia al Presidente della Repubblica. La fascia ha i colori della Repubblica Italiana e Crotone fa parte di questo Paese».
«Chiediamo – ha sostenuto Vallone – che venga immediatamente disposto lo screening per tutta la popolazione affinchè si possa avere un quadro chiaro della situazione e si dispongano gli opportuni provvedimenti, che il Governo intervenga. Crotone ed i suoi cittadini non possono essere lasciati soli». Vallone ha incontrato i cittadini che avevano deciso di fare lo sciopero della fame davanti alla Prefettura portando la solidarietà dell’Amministrazione comunale. Successivamente con una delegazione delle associazioni e dei comitati civici è stato ricevuto dal prefetto, Luigi Varratta, il quale ha assicurato un suo immediato intervento verso il Governo portando le ragioni espresse dai cittadini. Una disponibilità che ha indotto i manifestanti a sospendere lo sciopero della fame».
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