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Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, a margine del suo intervento al congresso provinciale del Partito Democratico di reggio Calabria, ha riportato l’attenzione sulla vicenda dei Bronzi di Riace. «Nel bando di gara, che risale all’epoca del Governo Prodi – ha detto Bova – erano previsti sei punti in più per l’impresa che, all’atto dell’aggiudicazione dei lavori, avesse mantenuto la fruibilità delle opere del Museo, procedendo alla ristrutturazione per lotti funzionali. Che fine ha fatto quella clausola?». «Ed ancora – ha aggiunto Bova – perchè la necessità del check-up per i due guerrieri è venuta fuori in maniera così improvvisa? E perchè questa sorta di visita di controllo va fatta a Roma, se nel corso degli anni sono stati effettuati a palazzo Piacentini tantissimi altri check-up e addirittura un profondo restauro delle opere nel 1994? Non si può, infine, tirare fuori solo a convenienza il parere degli esperti dell’Istituto centrale del restauro, che evidenziarono i gravissimi rischi per l’integrità dei Bronzi se questi fossero stati spostati».

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