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Sono circa i 500 romeni, tra cui molti irregolari, identificati nell’ambito dell’operazione in corso da stamattina a Cosenza, lungo le sponde del fiume Crati, nell’ambito di una massiccia operazione congiunta di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato che, in collaborazione con Vigili del Fuoco e 118, stanno eseguendo il censimento dei romeni che vivono in una grande baraccopoli lungo il fiume Crati.
Gli immigrati sono stati trasferiti in Questura per una più precisa identificazione.
Si stima che nella baraccopoli ci sia però circa un migliaio di persone, numero che cresce di giorno in giorno. Il pericolo è che, con l’avvento delle piogge autunnali, il fiume si ingrossi e possa sommergere le baracche, fatte di legno, cartone e anche di lastre di eternit di amianto. Estremamente precarie poi le condizioni igieniche del luogo, immerso in una vera discarica. Dopo l’identificazione, voluta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, si procederà all’esame della situazione per decidere un eventuale sgombero, peraltro già tentato in passato.
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