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Un intervento dello Stato per l’emergenza maltempo dei giorni scorsi è stato chiesto dal sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia (in foto), che ha inviato un fax alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Servizio centrale di Protezione civile, alla Prefettura di Reggio Calabria alla Presidenza della Regione, alla Protezione civile regionale e all’assessorato regionale ai Lavori pubblici.
«Da circa sette giorni – ha scritto il sindaco – il territorio del Comune di Caulonia è flagellato da insistenti piogge che hanno determinato una situazione di pericolo e di diffuso disagio in tutto il Comune. La nostra disponibilità di uomini e mezzi è assolutamente insufficiente a fronteggiare la grave situazione che s’è determinata, per cui restano abitazioni in pericolo, rete idriche completamente messe fuori uso, strade rurali interrotte, linee elettriche danneggiate, i motori delle fogne non funzionanti».
«Credo che tale situazione – ha sostenuto Ammendolia – sia comune ad altri centri della zona Ionica e tuttavia vorrei sottolineare che questo Comune è stato quello più danneggiato degli eventi calamitosi del dicembre 2008 e del gennaio 2009.
Ancora oggi permangono i gravi danni e lo stato di pericolo determinato in quella occasione. Mi preme evidenziare che ad oggi questo Comune non ha ricevuto un solo euro per le spese urgenti ed inderogabili affrontate in quella situazione e ciò malgrado le rassicurazioni ed autorizzazioni avute in tal senso. Inoltre, s’è determinata una situazione di contenzioso con le ditte utilizzate in quella circostanza».
«E’ certamente vero – ha proseguito – che il sindaco è il responsabile della protezione civile del Comune ed a questo compito ho cercato di far fronte nel migliore dei modi. Non è possibile che il peso di situazioni di estrema criticità dei cittadini ricadano quasi esclusivamente sul Comune. Mi si perdoni se sono costretto a ricordare che dal carico tributario di ogni singolo cittadino il Comune riceve una minima parte, eppure è costretto a garantire i servizi essenziali e ad affrontare con tempestività le situazioni di emergenza».
«Il mio – ha concluso Ammendolia – vuole essere solo un accorato appello affinchè ognuno faccia la sua parte. Noi la stiamo facendo ma così ci esponiamo ad una situazione che finirà col far perdere credibilità allo Stato in una zona dove dovrebbe dimostrare tutta la sua efficienza e la sua capacità di rispondere ai bisogni inderogabili dei cittadini».
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