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SAMBIASE 2 – VIRIBUS UNITIS 2
Un pareggio per il Sambiase, il quarto consecutivo, ed un punto inaspettato per la Viribus Unitis che ha avuto il merito di provarci fino alla fine. Pessima la terna arbitrale, bocciata da entrambi gli allenatori a fine gara ed apparsa in più occasioni non all’altezza. Non passa infatti nemmeno il primo minuto che Galantucci intercetta in area la conclusione di Martello e segna indisturbato fra le proteste degli ospiti che recriminano per un fuorigioco. Poco dopo (3’) Galantucci perde in area il tempo per la conclusione, si gira e crossa in area per Orlando che manda alta in girata. Il Sambiase sembra padrone del campo e la Viribus arranca. La prima occasione è di marca ospite, con Laureto (11’ ) che impegna Cosenza all’intervento in due tempi. Gli ospiti con frequenti falli spezzettano il gioco, ma al 24’ rimangono in 10: Crisantemio protesta vivacemente con la terna, rimediando il rosso diretto, perché Morelli cadendo stoppa con le mani il pallone davanti all’assistente che lascia correre. Al 32’ Mercuri dopo uno slalom fra 4 avversari trova Formisano pronto con i pugni, e Burgo (46’) da posizione defilata, servito sulla corsa da Martello in contropiede, scheggia la traversa.
CASTROVILLARI 0 – SAPRI 2
I lupi del Pollino contro il Sapri non riescono a portare a casa quelli che sarebbero stati i primi tre punti della stagione. Primo tempo giocato sufficientemente dagli uomini di Germano che vanno anche vicini al gol con Giacco, Di Piedi e Trotta. Seconda frazione di gioco in cui il Castrovillari ha compiuto un’autentica involuzione. Dopo il gol del vantaggio degli spigolatori, i rossoneri non hanno provato nemmeno a reagire capitolando su un altro errore difensivo. A fine gara i tifosi contestano ampiamente la squadra e il tecnico Germano, chiedendo a gran voce l’esonero di quest’ultimo. L’unico che si salva è l’attaccante Michele Di Piedi che è stato applaudito a fine gara. Il presidente Marrelli dopo il termine dei novanta minuti si è intrattenuto con i tifosi soffermandosi sul particolare momento del Castrovillari. Con molta probabilità verranno prese delle decisioni importanti già nella giornata di oggi. Germano è seriamente a rischio esonero.
ROSSANESE 2 – MESSINA 2
Contro il Messina i rossoblù centrano solo un pari, ma è stata una grande partita. Di Napoli cesella, D’Urso sigilla. Due i punti persi da una splendida Rossanese. I bizantini comandano le operazioni per tutto l’arco dell’incontro grazie a un 4-4-2 corto e aggressivo architettato da Costantino, che non dà respiro ai peloritani in mezzo al campo, i quali si vedono dalle parti di Ramunno in tre circostanze in tutto. Poco gioco, poche idee ma fortemente cinici, i messinesi. Il tutto, ovviamente, grazie auna Rossanese perfetta nella prima frazione di gara e “quasi” perfetta nella seconda. La Rossanese sfiora il gol subito con Vegnaduzzo da fuori, poi tanto possesso palla sino al quarto d’ora quando il Messina ci prova con quel fendente di Di Napoli. Intorno alla mezz’ora la Rossanese prima sfiora il gol con Vegnaduzzo, spizzicata di testa su punizione di Catalano, sulla quale D’Urso ci mette una grandissima pezza e poi va in gol con Morano: identico il copione ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente. Nella ripresa D’Urso si supera ancora su Vasso, poi è Catalano a far la barba al palo, quindi l’ex Romeo a immolarsi col corpo sulla conclusione a botta sicura sempre di Catalano. Al 16’ Vegnaduzzo griffa la sua prima rete: controcross di Vasso per il testone imprendibile dell’italoargentino. Il Messina si vede nell’occasione del pari con Di Napoli su punizione che la mette lì, nel sette, dove Ramunno nulla può. I peloritani ottengono il massimo con il minimo sforzo. Cardia recupera palla e la offre a “re Artù” che, a incrociare, beffa Ramunno. Sembrerebbe troppo tardi per tutti ma non per questa Rossanese che non si lascia tramortire dall’uno-due micidiale e agguanta il più che meritato pareggio (Costantino inserisce anche il difensore Granata, bravo di testa, da prima punta con la mossa della disperazione): è sempre il “Tanque” a segnare servito da Zangaro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Finale al cardiopalma: Vegnaduzzo, servito da Zangaro, viene strattonato nell’intento di provarci in rovesciata ma l’arbitro lascia correre mentre nelle ultimissime battute Lemma sanziona una punizione dal limite alla Rossanese che non fa battere, decretando la fine dei giochi.
Nella foto: un’azione della gara tra Rossanese e Messina
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