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di SIMONE FORNONI
Reduce da due pareggi prestigiosi contro avversari ostici come Lecce e Grosseto, un Crotone meno brillante del consueto riesce comunque a strappare un punto sul campo dell’AlbinoLeffe. Finisce 1-1, con l’ex al veleno Gabionetta ad esultare grazie ad un generoso regalo del portiere di casa. Il risultato lascia i rossoblu di Lerda al penultimo posto in classifica, frenando la rincorsa della squadra di Madonna verso approdi più sicuri. Dopo una fase di studio, è Grossi a rompere il ghiaccio alla voce conclusioni, ma al 7’ il suo mancino da fuori sfila a lato del palo. Tre giri di lancette ed è Cellini a rendersi pericoloso con un’incornata fuori misura su prezioso servizio di Perico dall’out destro. Due segnali d’allarme che non mettono a sufficienza in allerta la retroguardia rossoblù: al quarto d’ora una discesa dalla sinistra di Foglio crea scompiglio nel pacchetto arretrato ospite, e Morleo commette la leggerezza di appoggiarsi su Cellini. Tozzi indica il dischetto, la punta fiorentina trasforma il penalty del vantaggio. La manovra degli uomini di Lerda ristagna in uno stucchevole fraseggio a metà campo. Oltre il possesso palla di Coresi e Galardo, il nulla: Galeoto deve improvvisarsi ala destra per ovviare alla scena muta del trio di fantasisti De Martino-Cutolo-Gabionetta, senza però trovare come sbocco ai propri sforzi nient’altro che un paio di calci d’angolo. Il Crotone non c’è, l’AlbinoLeffe mette la freccia nelle ripartenze: al 32’ Ruopolo si trova un’autostrada davanti e in contropiede arriva alle soglie della prodezza personale, negatagli da un Concetti che rimane fermo sull’esterno destro dell’attaccante aversano. Per vedere una parvenza di azione dei calabresi occorre attendere il 39’, con Bonvissuto capace di divincolarsi al limite e di esplodere un rasoterra comunque impreciso. Nella seconda frazione, nel tentativo di dare una scossa ai suoi, l’allenatore rossoblù opta per un’iniezione di forze fresche: dentro Daud e Di Matteo per Cutolo e Coresi. Nemmeno il tempo di impostare un abbozzo di reazione, e al 7’ si ripete il leitmotiv del primo tempo: punizione per il Crotone sulla trequarti sinistra e sulla ribattuta della difesa celeste al cross di Morleo, Cellini s’invola per 50 metri verso l’area di rigore: soltanto il palo salva Concetti dal raddoppio seriano. La verve ricercata dall’uomo in panchina, che esaurisce le sostituzioni mandando nella mischia anche Daud, si esaurisce pochi istanti dopo in un colpo di testa altissimo di Di Matteo. L’assedio dei calabresi appare sterile, al 20’ Cellini sciupa malamente l’occasionissima per chiudere il match mettendo a lato di sinistro. Gol sbagliato, punizione immediata e crudele: ed è proprio l’ex Gabionetta, con un mancino tutt’altro che irresistibile e l’aiuto di una zolla malandrina, a bucare un Pelizzoli in vena di papere. L’insperato pareggio galvanizza Bonvissuto e compagni, che si affidano alla spinta degli esterni (Grillo sugli scudi). I ragazzi di Madonna riescono a rimettere il naso nell’area avversaria al 32’, ma Concetti anticipa bene Cellini in uscita su cross radente di Foglio. Altro pericolo per il guardiano di scuola laziale al 36’, quando il neo entrato Cia su imbeccata di Laner cicca clamorosamente un destro sotto porta. Ma al 40’ l’undici di Lerda rischia perfino di vincere: palo di Bonvissuto su incertezza di Pelizzoli, sulla ribattuta a rete di Daud si alza la bandierina dell’assistente. Finisce con Galeoto e Di Martino a insidiare da fuori Pelizzoli, che stavolta però (tra 41’ e 42’) riesce a cavarsela. C’è spazio per un rigore reclamato da Laner (giallo per simulazione), ma vista la chiusura in crescendo degli ospiti il pari non è un furto.

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