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Sette persone, sei bulgari e un cittadino italiano, sono stati arrestati dai carabinieri a Sant’Eufemia D’Aspromonte con l’accusa di tentato sequestro di persona, violazione di domicilio, lesioni personali, danneggiamento e minacce. I sette, a bordo di un’auto monovolume guidata dall’italiano, hanno fatto irruzione nell’abitazione di quattro connazionali bulgari, due sorelle di 28 e 25 anni e due ragazzi, ed hanno preso a calci e pugni i malcapitati mettendo a soqquadro l’abitazione.
L’obiettivo era una delle giovani bulgare, ex convivente del capo della spedizione punitiva, che doveva essere portata con la forza a Seminara.
La donna, però, malgrado i vestiti strappati e le ferite riportate, ha avuto la forza di urlare fino a farsi sentire da una pattuglia di carabinieri in perlustrazione nella zona.
L’arrivo dei militari ha spinto i sette a tentare la fuga. Dopo un inseguimento protrattosi per 20 chilometri l’auto con il commando a bordo è stata raggiunti e gli occupanti arrestati. Le due donne sono state soccorse e portate nell’ospedale di Scilla ed hanno riportato lesioni guaribili rispettivamente in 30 e 10 giorni.
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