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«In Calabria sono almeno due gli episodi emblematici del fallimento della politica di Governo e Regione nell’ambito dei trasporti e dell’ambiente.
Il primo riguarda l’autostrada (si fa per dire) Salerno-Reggio Calabria: eterno cantiere che da priorità nazionale si è trasformato nell’ennesima occasione per divorare risorse pubbliche e ingrassare le mafie.
Secondo episodio, la costruzione di una centrale di biomasse nella valle del fiume Mercure in pieno Parco Nazionale del Pollino. Anche questa, occasione per soddisfare gli appetiti privati».
Parole dure quelle dell’europarlamentare dell’Italia dei Valori, Luigi de Magistris: «Vogliono far diventare la Calabria – aggiunge – la più grande discarica di rifiuti radioattivi, di inceneritori e impianti nucleari, oltre che di biomasse.
Per queste ultime la cosiddetta filiera energetica tra Catanzaro e Crotone, utile anche alle politiche ‘radioattive’ dell’esecutivo, ha evidenziato quali sporchi affari ruotino attorno all’ambiente ad opera della politica, di alcuni (im)prenditori e professionisti, ma soprattutto della criminalità organizzata, che per i loro guadagni non hanno remore a mettere in pericolo la salute dell’ambiente e della popolazione calabrese».
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