X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

di Renato Carpentieri

ALTAMURA- Una grande bandiera con una foto gigante di Franco Tafuni e gli ultras dell’Altamura a inneggiare “Un presidente.Francuccio non ci lasciare”. Roba da brividi. Da pelle d’oca il tributo della gente comune e di centinaia di dirigenti, atleti e personaggi del mondo calcistico sia nazionale che regionale. Varie maglie dell’Altamura e sciarpe delle squadre in cui Franco Tafuni ha militato nella sua carriera di calciatore tra le quali c’era quella del Matera. Tafuni ha militato da calciatore e da dirigente a Matera e nel 1993-94 c’è stato anche il ripescaggio in C1 grazie alle sue doti di grande uomo di calcio conosciuto e stimato nella cosiddetta stanza dei bottoni. Alla cerimonia funebre erano presenti anche i tecnici del Matera, Pino Giusto, Carlo Di Bari (ha vinto un campionato ad Altamura raggiungendo la C2 con Tafuni) e Alessio Musco. Presente anche il presidente del Matera, Tommaso Perniola, oltre a vari amici del mondo calcistico e giornalistico materano. “Una persona speciale, che non potevi ignorare se lo incontravi. Schietto, originale e altro”, ha aggiunto Don Paolo nell’omelia toccante nella quale non ha omesso di essere stato grande amico e tifoso della squadra di Franco Tafuni. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro sia all’ingresso che all’uscita, ma l’affermazione più forte è stata quando sull’altare il sacerdote ha affermato: l’uomo può morire, ma finchè saranno ricordate le sue gesta resterà vivo come i ricordi che suscita. E Franco Tafuni di cose da far ricordare in positivo ne ha davvero tante.
r.carpentieri@luedi.it

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE