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di ROSSELLA MONTEMURRO
«O PAGHI o rivelo che hai avuto una relazione con mia moglie». Era più o meno questo il senso delle frasi che il venticinquenne Berisha Bexheta andava ripetendo negli ultimi giorni ad un trentanovenne materano, operatore sociale.
Martedì sera Bexheta, sedicente apolide originario dell’ex Jugoslavia, con numerosi precedenti e un provvedimento di espulsione emesso dal questore di Bari, è stato arrestato in flagranza di reato di estorsione dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Matera.
La vittima aveva conosciuto la donna in quanto si era rivolta alla società di servizi sociali alla ricerca di un lavoro. Tra i due, però, non c’era stata nessuna relazione. Subito dopo, era stato Berisha Bexheta (il serbo viveva in un campo rom di Altamura) a rivolgersi all’operatore sociale chiedendogli un prestito perché senza lavoro. Sono così seguite altre richieste, questa volta più insistenti e meno cortesi.
«Nel pomeriggio di sabato scorso ha iniziato a chiedere prima 1000 euro, poi 3000 euro. – hanno spiegato ieri nel corso di una conferenza stampa il vice questore aggiunto Luisa Fasano e il sostituto commissario Lelio Santoro – La vittima è una persona che ha una vocazione umanitaria. Davanti al rifiuto di dare altro denaro, per lui sono iniziate le minacce: Bexheta ha detto che avrebbe rivelato la relazione con la moglie.
Esasperato, il materano ha chiamato il 113».
Sul posto è intervenuto personale delle Volanti che ha ascoltato l’uomo.
«L’estorsione è un reato subdolo ed è difficile prendere in flagrante chi chiede soldi. – ha affermato Fasano – Il ricattato ha paura di parlare, teme per la sua incolumità.
Nel momento del bisogno, quando ci si sente minacciati, chiamare la polizia è un dovere. Siamo accorsi immediatamente anche se la situazione sembrava assurda. E’ un grande risultato aver ottenuto la fiducia del cittadino. Se, invece, la gente convive con la paura, per noi è una sconfitta».
Dopo il racconto del materano, gli agenti della Mobile hanno iniziato una serie di servizi di appostamento.
I poliziotti hanno affiancato l’operatore sociale che, nel primo pomeriggio di martedì ha ricevuto diverse telefonate da parte di Bexhita: 3000 euro la somma che avrebbe dovuto consegnargli per evitare che fosse diffusa la notizia della relazione. Le banconote sono state segnate dagli agenti che hanno potuto far scattare le manette nel momento della consegna del denaro. Bexheta ha anche tentato di impossessarsi del borsello dell’uomo.
Il cittadino serbo è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver preso i tremila euro. In precedenza l’operatore sociale era stato costretto a dare in più occasioni al giovane del denaro, per un totale di circa mille euro.
Il pm che si occupa del caso è Rosanna De Fraia.
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