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di MICHELANGELO FERRARA
MATERA – Nove metri quadrati di recinto, per 26 cani di razza. Si presentava così un canile privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie e regionali a cui nei giorni scorsi hanno posto i sigilli gli uomini del Corpo Forestale, unitamente al personale del servizio veterinario dell’ Asm. Il canile era situato in una delle tante cave di contrada La Vaglia alla periferia nord della città. Spitz, bassethound, rottweiller, chow-chow, carlini, beagle e meticci sono gli esemplari scoperti nella struttura abusiva, alcuni dei quali sembra fossero regolarmente dotati di microchip, altri invece sono stati identificati sul posto dal personale sanitario. Nella vicenda sarebbe coinvolto un quarantenne che disponeva dell’area adibita a rifugio. Al vaglio anche la posizione dei proprietari dei quattro cani regolarmente registrati ai quali si potrà risalire grazie all’identificazione elettronica. Gli animali erano detenuti in box senza fogne, privi di acqua potabile ed in cattive condizioni igieniche. Basti pensare che alcuni secchi e ciotole in plastica contenenti acqua sporca sembra fossero adibiti ad abbeveratoi. La struttura era composta da ricoveri fatiscenti, maleodoranti, cosparsi di escrementi e realizzati con materiali di fortuna. I cani si presentavano malnutriti, mentre i cuccioli erano ben curati. Questo potrebbe far pensare ad un utilizzo del canile a fini riproduttivi per la vendita di esemplari di razza richiesti dal mercato. Sono in corso gli accertamenti per individuare le responsabilità dei detentori del canile. Il reato di maltrattamento di animali prevede la reclusione da 3 mesi ad un anno o la multa da 3 mila a 15 mila euro per chiunque provochi una lesione ad un animale, lo sottoponga a sevizie e a comportamenti o lavori insopportabili. La pena è ulteriormente aumentata se dal fatto deriva la morte dell’animale. Un recente Decreto del Ministero dell’Interno, che ha riformato tutta la materia, stabilisce che le attività di prevenzione dei reati commessi in danno agli animali sono demandate, in via prioritaria, al Corpo forestale dello Stato. Proprio in questo senso è da intendersi l’iniziativa della Forestale di Matera per il contrasto e la repressione dei fenomeni che comportano reati in danno agli animali. Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato invita i cittadini a segnalare al numero verde gratuito 1515 qualsiasi tipologia di reato relativo al maltrattamento di animali.
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