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Nomine destinate a “fortunati amici”, pasticci burocratici sulla pelle dei poveri precari della scuola e scarsa trasparenza nella divulgazione doverosa degli atti da parte del Centro servizi amministrativi della provincia di Matera. A sollevare il caso, chiedendo l’immediato intervento del prefetto per il ripristino della legalità, è Ottavio Frammartino, segretario provinciale del Prc, che dipinge un quadro a tinte foschissime sulla situazione attuale delle nomine e le convocazioni di stamane. «Mentre i precari sono in mobilitazione contro i tagli del governo, che quest’anno colpirà duramente centinaia di docenti e personale Ata -spiega Frammartino- il Csa di Matera pensa bene di gestire le poche assegnazioni di posti di lavoro con criteri e modalità del tutto illegittimi. Sembrerebbe che si tratti di provvedimenti ad personam, in cui per favorire i pochi “fortunati amici” sono state effettuate assegnazioni interprovinciali su classi di concorso non richieste dai docenti interessati provenienti da fuori provincia; assegnazioni a uno stesso docente di più posti contemporaneamente, come il caso assurdo di un docente proveniente da Varese, che si trova asseganto sia alla scuola superiore che alla Media; insegnanti che avevano richiesto una utilizzazione cui viene, invece, attribuita una cattedra in assegnazione provvisoria. Come se non bastasse -prosegue Frammartino- negli elenchi dei posti disponibili delle convocazioni di oggi, mancano sia spezzoni di cattedre sul sostegno, che sulle altre discipline: si tratta di ore che risultano negli organici delle scuole, ma non nelle disponibilità delle supplenze del Csa; cattedre che si dice potrebbero servire per assegnazioni fuori sacco o, come ci ha tradotto in gergo un sindacalista, “per via breve”. E’ chiaro che tutto ciò sta avvenendo secondo modalità da Paese del Terzo Mondo, poichè viene negato ai diretti interessati l’accesso agli atti, il diritto alla trasparenza e perfino un incontro verbale per qualche semplice chiarimento: questi docenti, calpestati nella dignità di persone e insegnanti sono costretti ad elemosinare anche le informazioni più elementari. Sembrerebbe che questo ufficio, che dovrebbe ispirare i propri atti a criteri di trasparenza e nel rispetto della legge, abbia sostituito le regole e le normative con la superficialità e l’arroganza, mentre la tutela dei diritti diventa un optional riservato ai “più fortunati”». Tutto questo non è più tollerabile, secondo Frammartino, perchè «queste convocazioni appaiono illegitime e le assegnazioni, per gli errori con cui sono state effettuate, non mettono a disposizione dei precari i reali posti di lavoro cui hanno diritto. Per queste ragioni -conclude il segretario del Prc- viene richiesto l’intervento tempestivo al prefetto di Matera, sollecitando la Procura ad aprire un’inchiesta».
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