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Disastro ambientale nella Locride, una lunga striscia di catrame, ieri, ha invaso la costa jonica. Una petroliera, battendo bandiera straniera, ha riversato in mare, materiale inquinante dalla sua stiva. Sul posto è giunto immediatamente l’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco e la Protezione Civile, mentre dal Ministero dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo annuncia interventi con i radar per trovare i colpevoli. Per adesso lungo la costa è vietata la balneazione. Questa è infatti la decisione che sono stati costretti a prendere i sindaci delle città costiere interessate. Il disastro è di enormi proporzioni, le chiazze nere di petrolio sono visibili ad occhio nudo. L’assessore regionale assicura che l’amministrazione farà tutto il possibile per tutelare la salute e la salvaguardia del sistema marino. Già ieri sono stati raccolti quattro metri cubi di catrame. Ma non basta. «La Calabria, come altre regioni d’Italia – ha detto l’assessore Greco – non ha i mezzi e gli strumenti idonei per affrontare una situazione simile. Ma stiamo lavorando per evitare danni più gravi».
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