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di ROSSELLA MONTEMURRO
MATERA – SPACCIAVANO in un appartamento a pochi metri dalla questura.
Forse erano convinti che nel periodo estivo anche le forze dell’ordine avrebbero abbassato la guardia.
Invece, non è passato inosservato il via vai di persone che frequentava con assiduità il condominio nel quale, all’interno di un’abitazione, era stata allestita da due intraprendenti ventiquattrenni materani una vera e propria “centrale “ dello spaccio.
Mercoledì sera, a bussare non sono stati i clienti abituali ma gli agenti della IV sezione Narcotici della Squadra Mobile.
I poliziotti hanno trovato R. G. e A. P. seduti attorno ad un tavolo su cui era disposta parte della “merce” pronta per essere confezionata.
Durante la perquisizione sono stati rinvenuti 80 grammi di eroina, 10 grammi di hashish, sostanze da taglio (borotalco e gessi da sartoria), materiale per il confezionamento delle dosi, alcune dosi già tagliate, tre bilancini e circa 400 euro in contanti.
L’arresto dei due ragazzi (entrambi disoccupati e con precedenti) è stato possibile grazie ad un servizio mirato di appostamento condotto dalla IV sezione Narcotici.
I dettagli sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal vicequestore vicario Nicola Modarelli, dall’ispettore Michele Giampetruzzi (responsabile della IV sezione Narcotici della Squadra Mobile) e dall’ispettore superiore Vito Cicirelli responsabile della sezione Reati contro la persona in danno dei minori e reati sessuali.
«Abbiamo notato una frequenza insolita di persone nei pressi del condominio in cui si trova l’appartamento in cui risiedeva uno dei ragazzi – ha affermato il vicequestore vicario Modarelli – E’ stato così predisposto un servizio di appostamento.
Con le opportune cautele, abbiamo verificato che alcuni giovani, già conosciuti per precedenti specifici, uscivano portando con sé la sostanza stupefacente.
In questo modo abbiamo potuto stringere il cerchio».
Un’attività che, oltre all’arresto di R. G. e A. P. ha portato alla segnalazione di tre persone.
Due giorni di appostamenti, lo scorso weekend, e venti agenti impiegati (tra loro, anche gli esperti della Scientifica che si sono avvalsi di videoriprese) per chiudere la “centrale” dello spaccio: dalle regioni limitrofe il mercato di approvvigionamento, i clienti, invece provenivano anche dall’hinterland.
Modarelli ha ricordato che erano almeno quattro o cinque anni che non si verificava in città un sequestro così ingente di sostanza stupefacente.
L’inchiesta è coordinata dal pm Annunziata Cazzetta.
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