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Un ferragosto di felicità per la nascita di un figlio si è trasformato in una tragedia che ha visto protagonista una donna di 44 anni, Chiara Gambettola, morta dopo il parto in una clinica privata a Cinquefrondi, nel reggino.
La donna era stata ricoverata sabato mattina nella Casa di Cura ‘Villa Elisa’ dove, dopo poche ore, ha dato alla luce il suo quarto figlio le cui condizioni di salute sono buone.
Subito dopo il parto, svoltosi naturalmente, ha avvertito un malore e la situazione clinica si è gravemente aggravata portandola alla morte.
I familiari che si trovavano nella struttura sanitaria hanno chiesto ai medici che cosa fosse successo ma, secondo quanto si è appreso, non ci sono state indicazioni ben precise.
I familiari della donna hanno quindi deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri i quali, coordinati dalla Procura di Palmi, hanno sequestrato la cartella clinica della 44enne.
Su disposizione del sostituto procuratore di Palmi, Alberto Cianfarini, il corpo della donna è stato trasferito nell’ospedale di Reggio Calabria dove sarà eseguita l’autopsia.
La donna, che aveva 44 anni ed era originaria di Gioia Tauro, nel reggino, aveva già avuto altre tre figlie. Quindi, dopo anni dalla sua ultima gravidanza, aveva deciso di avere un quarto bambino nella speranza che quest’ultimo fosse un maschio. Il desiderio si è avverato ma la morte l’ha strappata all’affetto del suo bambino al quale non è riuscita a donare neanche un solo abbraccio.
E oggi nella clinica ‘Villa Elisa’ arriva una commissione dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria integrata da un componente del Dipartimento Salute della Regione Calabria.
«Non ci devono essere ombre – ha detto il presidente della Regione Agazio Loiero – per cui interverremo con tutti gli strumenti giuridici di cui disponiamo. Accertare la verità è un nostro diritto-dovere».
La direzione della Casa di Cura ‘Villa Elisa’ ha intanto provveduto a nominare una commissione interna che avrà il compito di verificare la «corretta applicazione – è scritto in una nota della clinica – dei protocolli sanitari richiesti dal caso specifico».
L’anno scorso ‘Villa Elisa’ era stata al centro di una vicenda relativa alla morte di una donna al secondo mese di gravidanza le cui condizioni di salute erano peggiorate durante il ricovero.
L’episodio avvenuto a Cinquefrondi è l’ultimo episodio in ordine di tempo che ha scosso il mondo della sanità calabrese.
Oggi intanto a Cosenza, infatti, sarà eseguità l’autopsia sul corpo di un uomo morto nei giorni scorsi nell’ospedale di Acri dove si era recato per un dolore ad una gamba.

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