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La Guardia di Finanza di Catanzaro ha segnalato alla procura regionale della Corte dei Conti un danno erariale per circa dieci milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta chiamata ‘Sparkling’ che, nel febbraio scorso, ha portato all’arresto di 21 persone ed al sequestro di beni per 50 milioni di euro.
Nelle indagini era emerso che alcune società di consulenza aiutavano alcuni imprenditori di Cosenza a percepire illegalmente dei finanziamenti pubblici. Attraverso false fatture ed altri documenti contabili gli imprenditori riuscivano ad ottenere i fondi senza però investirli per le loro aziende.
Le indagini hanno consentito di smantellare una organizzazione, composta da insospettabili «colletti bianchi», promossa al fine di consentire a terzi una serie di delitti di natura patrimoniale e fiscale finalizzati all’indebita percezione di contributi pubblici.

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