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Caro direttore,
mi piacerebbe sapere solo chi è stato, solo questo!
E’ giusto che la gente sappia nome e cognome di chi è stato, senza sfuggire parlando di Enti, Amministrazioni anonime o altro, chi è stato a dare il permesso!
Mi scuso per l’enfasi, ma non ne posso fare a meno; sabato scorso con la mia barca parto da Crotone per raggiungere Le Castella, rotta ormai sperimentata più volte, arrivo davanti alla stupenda Capocolonna e intravedo pale eoliche, già non è che mi sembrano belle immagini, ma il peggio doveva ancora arrivare.
Supero Capocolonna e intravedo “capo di mezzo”, così come lo chiamiamo a Crotone, sarebbe Capo Cimiti, il cuore della Riserva Marina, dove è vietato, assurdamente, di tutto, persino percorrerlo da vicino con la barca a vela. Un piccolo paradiso ancora incontaminato. Lì salto sul pozzetto alla vista di una miriade di ventole, pale eoliche, piazzate praticamente sulla scogliera! Incredibile, un vero ecomostro (ma i verdi con le fichissime Golette colorate l’hanno visto questo?????). Per un po’ mi viene da rifletere su cosa era più orrendo: il paesello abusivo più a Sud o quelle assurde pale. Mi chiedo, ma come si farebbe ora a dire , magari al muratore che con le proprie mani, abusivamente , si è costruito la casetta quando poi non so quale autorità ha ritenuto compatibili con il luogo quelle orrende pale!
Si è davvero superato qualsiasi livello di decenza: ma come si fa a dare una VIA (valutazione di impatto ambientale n.d.r.) a tali orrendità messe praticamente sugli scogli per poi magari multare chi si apre una finestrella in più o chi attraversa a vela quel pezzo di mare. Povera Crotone, povera Calabria! Posto dei sotterfugi e delle corruzioni, perchè non può essere che questo!
E’ pazzesco quello che hanno fatto, sicuramente con tutte le autorizzazioni possibili: perchè non ce l’ho con gli imprenditori che fanno il loro mestiere ma con chi ha permesso ciò.
Perchè costui ha un nome ed un cognome che è giusto che la gente conosca, avrei francamente preferito un paesello abusivo alla mostruosità di quello che hanno fatto! Lo dico con provocazione ma a questo punto mi chiedo con che coraggio definiamo ecomostri il sudore del piccolo abusivo e, al contrario, cosa autorizzata e legale quello che hanno realizzato: si è superato ogni livello di decenza! Ormai siamo terra di conquista per discariche di ogni tipo, mostri di ferro in mare e inquinatori di professione!
Ma in mezzo alla fame che ormai ci blocca in ogni indignazione riusciamo ad alzare la testa?
Ci dobbiamo aspettare a fianco alla Colonna di Capocolonna, preclusa ad ogni tocco d’amore da assurde reti in ferro, una bella pala eolica????
Sfruttare il vento nel posto del sole!
Ma non si poteva tappezzare un po’ d’argilla con pannelli solari? Molto meno impattanti sull’ambiente?
Non si potevano costruire piattaforme sott’acqua?
Ah, a queste ormai ci abbiamo fatto, come si dice, gli occhi, non le vediamo più, come alla puzza di spazzatura, che non sentiamo più,. Come i marmi bianchi del lungomare imbrattati di sudiciume che calpestiamo senza interesse.
Svegliamoci!
Direttore ci dica i responsabili, solo questo!
Qualcuno ci dica chi è che vuole distruggere la nostra terra e con essa anche noi. Perchè non si illuda chi pensa che troverà civiltà e pulizia altrove, io da sempre dico che l’uomo è come gli alberi, ha radici e non può prescindere dal luogo che lo ha generato.
Il mio è un urlo di dolore per svegliare l’animo di tanti miei concittadini che non ne possono più degli intrallazzi e degli affarismi che hanno impoverito tutti, che faranno maledire dai nostri figli il nostro tempo.

Giuseppe Monizzi

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