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PESCOPAGANO – Nell’inusuale cornice di palazzo Orlando si è tenuta “La giornata dell’emigrante”.
Le storie dei tanti emigranti tornati a casa per le vacanze, si sono incrociate con i ricordi, le sollecitazioni, le condivisioni, gli umori, di giornalisti, scrittori, istituzioni, chiamati a raccolta dal “Comitato di coordinamento dei pescopaganesi nel Mondo” in collaborazione con la presidenza regionale del Cif (Centro italiano femminile) di Basilicata.
A fare gli onori di casa Giuseppe Gonella, presidente dell’associazione “Pescopaganesi nel mondo” e l’avvocato Maurizia Zazzerini, segretaria dell’associazione che ha promosso la manifestazione.
Nei volti dei tanti lucani presenti, davvero tanti, la soddisfazione di vedere riconosciuti gli sforzi, le sofferenze, le grandi difficoltà vissute in ogni dove ed in ogni parte del mondo «con le donne capaci di guidare le famiglie mentre gli uomini – ha spiegato la giornalista Raffaella Bisceglia della presidenza regionale del Cif – costretti a lavorare duro e a vivere in condizioni a volte assurde ed al limite della decenza umana. Eppure, loro, le donne, brave a guidare i figli in terre a volte ostili, con i pregiudizi ed una lingua da imparare in fretta».
E nelle storie raccontate dagli scritti di Maria Schirone e nelle osservazioni della presidente della “Commissione regionale pari opportunità”, Antonietta Botta, il riconoscimento anche del ruolo di elemento di unione con la propria terra d’origine.
Quella terra, la Basilicata in questo caso che ha saputo e sa ben tenere insieme i lucani «immaginando iniziative, provvidenze, sostegni, continue occasioni di formazione ed ora – ha spiegato il vice presidente della commissione “Lucani nel mondo”, Luigi Scaglione – anche capaci di diventare, attraverso le associazioni dei lucani nel Mondo, protagonisti della terza fase del processo di coagulo tra giovani di quarta generazione lucana e la Basilicata con la messa a disposizione di fondi e di sostegni economici per i pacchetti turistici promossi dalle associazioni».
Ma l’emigrazione è stata, come ricordato poi negli interventi del pubblico, dal sindaco di Pescopagano, Giuseppe Araneo, al presidente della “Federazione dei lucani in Svizzera”, Ticchio, anche risorsa economica per la nostra regione con le sue rimesse «e oggi il Governo nazionale – ha denunciato Ticchio – ha escluso le case degli emigranti dalla riduzione dell’Icicome avviene per le prime case. E noi continuiamo a tenere aperte queste nostre case sognando di poterci tornare a vivere da pensionati».
Dunque, spazio alle emozioni, con il convegno “La donna lucana in emigrazione” e alla nuova stagione di scambi sancita dal gemellaggio che il “Comitato pescopaganesi nel mondo”, ha fatto, sottoscrivendo un patto d’azione con la coordinatrice del “Gruppo lucani nel Mondo” di Ripacandida, Nina Chieri.
Da Pescopagano il messaggio forte e chiaro: emigrazione come risorsa ed opportunità, anche per quei giovani oggi costretti a cercare altrove lavoro, sapendo di avere caratteristiche e conoscenze, che il mondo ci invidia.
Dalla Basilicata a Tokio, a Sidney, a Berna, a Chicago, ma con il cuore e la testa ben piantati qui.
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