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Ennesima protesta degli operai della Vallecrati, la società consortile che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Cosenza e nell’hinterland, che lunedì mattina, lungo la Strada Statale 107 Cosenza-Paola, avevano tentato di bloccare il traffico.
Gli operai, che sono in agitazione, lamentano il mancato pagamento di due mensilità dello stipendio. Chiedono anche garanzie per il loro futuro, visto che la Procura di Cosenza ha chiesto il fallimento del consorzio.
Gli operai si sono anche recati davanti ai cancelli della Calabra Maceri, in contrada Cutura di Rende (CS), per protestare. La Calabra Maceri è l’azienda che sta supplendo parzialmente nel cosentino alla raccolta dei rifiuti non effettuata dalla Vallecrati.
Dopo il sit in dei dipendenti è intervenuto Agazio Loiero: «La Regione farà tutto quello che rientra nelle proprie competenze per cercare di venire incontro ai lavoratori della Vallecrati, incominciando dall’immediata pubblicazione di bandi ai quali il Consorzio potrà accedere per finanziarsi». Le parole di Loiero sono arrivate al termine di un incontro che si è svolto ieri mattina nella sede regionale di Palazzo Alemanni per affrontare e superare l’emergenza legata al Consorzio Vallecrati e alla ValleCrati S.p.a., la società mista che fornisce il servizio specifico di raccolta rifiuti nella provincia di Cosenza.
Una riunione lunga e complessa a causa della gravità della situazione che rischia di creare episodi di emergenza sociale, anche alla luce della recente convocazione della Vallecrati SpA dinanzi al Giudice fallimentare del Tribunale di Cosenza, fissata per il prossimo 17 settembre 2009.
All’incontro erano presenti il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, il commissario all’emergenza ambientale Goffredo Sottile, l’assessore all’Ambiente Silvio Greco, il presidente del Consorzio Vallecrati e sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, il sindaco di Rende Umberto Bernaudo, il dirigente generale del dipartimento Ambiente Giuseppe Graziano, il segretario generale della Regione Nicola Durante e il responsabile tecnico Ato della Provincia di Cosenza Domenico Pallaria.
Al tavolo erano presenti anche l’amministratore delegato della società, Emilio Giglio e una delegazione sindacale in rappresentanza dei circa 400 lavoratori a rischio occupazionale. Da parte di tutti i soggetti presenti è stato ribadito l’obiettivo di salvaguardare i lavoratori dal rischio occupazionale, ma anche quello di scongiurare i pericoli ambientali legati alla mancata raccolta di rifiuti nel territorio cosentino, garantendo invece l’efficienza dei servizi. Più in generale è stata evidenziata, però, la grave situazione finanziaria in cui versano i Comuni e la necessità di superare l’attuale sistema che, all’interno del Consorzio e più complessivamente in tutta la provincia di Cosenza, ha denotato i limiti e le lacune delle società miste. La Regione, dal canto suo, ha esposto una serie di programmi legati ai bandi per la raccolta differenziata e alla creazione di isole ecologiche.
«Si tratta di due bandi importanti – hanno detto l’assessore Greco e il dirigente Graziano – che partiranno all’inizio di settembre e daranno il via a un nuovo corso della raccolta dei rifiuti nel Cosentino».
Anche il commissario all’emergenza Sottile si è reso disponibile ad applicare, nell’ambito dei limiti del suo mandato, alcune soluzioni che diano respiro finanziario a questa spinosa vertenza. Secondo il presidente Loiero «è comunque indispensabile dare all’intero sistema una seria prospettiva, affinchè si possa superare lo stato di emergenza ed avviare tutte le procedure necessarie per una definitiva soluzione». I sindacati e alcune maestranze di lavoratori hanno infine ringraziato Loiero «per la sensibilità mostrata nell’accettare questo incontro, che dimostra la disponibilità della Regione ad arrivare al superamento della vertenza in atto».
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