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I Carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano nella giornata di domenica hanno effettuato diverse perquisizioni nella cittadina della valle dell’Esaro finalizzate al contrasto dei reati in materia di armi e stupefacenti.
Diversi le abitazioni controllate, anche da personale in abiti civili, e le ricerche hanno dato esito positivo.
In un terreno adiacente un’abitazione in località Mancarelli i militari hanno trovata una curata piantagione. Nascoste tra il granturco e un cannetto vi erano delle insolite piante di canapa indiana.
Insolite perché altissime, tra i 2 e i 3,5 metri, altezze che generalmente tali piante non raggiungono, sintomo di particolare cura ed attenzione da parte del coltivatore. E proprio con l’accusa di aver coltivato illegalmente canapa indiana i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di San Marco Argentano hanno fatto scattare le manette ai polsi di Bruno Papa, 37 enne, coltivatore diretto, del luogo.
Settantotto le piante rinvenute e sequestrate. I militari le hanno estirpate una ad una con non poche difficoltà viste le dimensioni. 110 kg il peso complessivo. Dalle prime analisi effettuate è stato possibile stabile che dalle piante potevano essere estratte circa 400 dosi di stupefacente, che sarebbe andato ad intossicare i giovani della zona. Circa 50.000 euro il valore dello stupefacente al mercato del dettaglio. Informato il sostituto procuratore di turno della Procura di Cosenza, dott. Salvatore De Maio, il quale ha disposto la traduzione presso il carcere del capoluogo.
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