X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

di ANTONELLA CIERVO
LO scandalo dei turisti giapponesi, tartassati dai ristoratori della capitale, l’ha talmente colpita da indurla ad una iniziativa forse inconsueta per una imprenditrice che ha avviato da soli due anni un residence: «Le suite uso singola o doppia, che compongono la nostra struttura – spiega Alessandra Antodaro titolare del Residence San Giorgio – verranno messe a disposizione gratuita dei turisti giapponesi che prenoteranno un soggiorno massimo di due giorni nella nostra struttura. Un totale di 93 giorni per un valore complessivo di circa 10 mila euro (il costo del soggiorno al giorno è di circa 130 euro). La prenotazione dovrà essere effettuata entro il 20 settembre al sito www.sangiorgio.matera.it». L’idea, spiega, è nata per dimostrare che gli operatori turistici non cercano la speculazione, ma vogliono far conoscere il territorio e poi per una forma di “riconciliazione” con i giapponesi che, tra l’altro, visitano spesso proprio la nostra città. «Vogliamo dare un contributo serio alla conoscenza di Matera nel mondo».
La vocazione turistico-imprenditoriale, in realtà non appartiene da sempre alla Antodaro, materana 28enne, laureata in lettere classiche a Napoli.
«Mentre preparavo gli esami per laurearmi – racconta – ho lavorato per otto mesi in un albergo di Dublino, in Irlanda. Ho cominciato come donna delle pulizie e poi ho superato gli altri gradi gerarchici, rendendomi conto nel frattempo che quel lavoro cominciava a piacermi. Quando sono tornata a Matera ho acquistato la struttura, aprendo all’inizio, con sole due camere a disposizione. Oggi le suite sono sei (Dei Granai, Del Pozzo, di San Giovanni, dei Gattoni, dei Graffiti, della Bifora e la dimora della chiesetta) e il lavoro va a gonfie vele con presenze che si diversificano a seconda delle stagioni dell’anno.
I giapponesi, però, non mancano mai e per questo l’attenzione di Alessandra Antodaro si è concentrata sull’ospitalità e su quella che si può considerare una scommessa: investire 10 mila euro in un’operazione di marketing che, però, non garantisce alcuna certezza. Il senso, dunque, che il coraggio della passione per una professione e un settore come quello del turismo, possono fare molto.
L’idea di dare quel nome alla struttura, è nata dalla presenza della statua di San Giorgio commissionata dagli antichi proprietari del palazzo che si trova dove era ubicata l’antica chiesa. La scultura è realizzata in un unico blocco di pietra locale.
L’iniziatva promozionale nei confronti dei turisti nipponici prende spunto dalla truffa ai danni di una coppia giapponese che dopo un pranzo al ristorante Il Passetto di Roma si era vista presentare un contro da quasi 700 euro. A quanto pare, però, i due turisti non sono i soli ad essere incappati nella gestione “disinvolta” del ristorante capitolino che aveva già presentato un conto da 293 euro ad un’altra coppia di clienti per due primi, un secondo, vino e caffè. Il pagamento, effettuato con carta di credito, era lievitato fino a 352 euro.
E’ di poche ore fa, intanto, l’invito del ministro del Turismo, Brambilla, ad ospitare i turisti giapponesi truffati in Italia, a spese del Governo.
La proposta, però, è stata gentilmente declinata. Yasuyuki Yamada e compagna, hanno spiegato: «È una spesa inutile, fatta con le tasse del popolo italiano».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE