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di GIOVANNI MARTEMUCCI
DOVREBBE essere attivo da domani l’autovelox fisso installato nelle scorse settimane in viale Italia.
Il Comune di Matera aveva annunciato che dal primo giorno di agosto il rilevatore di velocità avrebbe iniziato a funzionare tanto che è già stata predisposta tutta la segnaletica di rito (ancora coperta) che informa della presenza dell’autovelox.
Se non ci sono altri impedimenti, quindi, già da domani si dovrà viaggiare massimo a trenta chilometri orari nel tratto alto di viale Italia, se si va in direzione San Giacomo, pena una multa corredata da tanto di fotografia come controprova.
Il limite di 30 chilometri orari è un limite bassissimo ma giustificato dalle precarie condizioni che si riscontrano poche decine di metri più avanti, dove ormai il “curvone” è sprofondato visibilmente e si circola su una sola corsia per i due sensi di marcia.
Intanto il fronte della frana si sta allargando.
Attualmente, infatti, interessa anche la corsia interna della strada, quella che viene utilizzata a doppio senso di circolazione già da diversi mesi.
Nella parte esterna della curva, nella corsia chiusa al traffico, lo sprofondamento della carreggiata è quasi di un metro, mentre al centro si sono create delle estese e profonde voragini segno che il terreno continua a muoversi verso valle.
Una situazione critica, tanto che dall’ampiezza delle crepe si intuisce che sarà necessario un lavoro di consolidamento importante per riportare in sicurezza la strada.
Lavori di cui però non si parla ancora, mentre il Comune va avanti a riempire la carreggiata aperta al traffico (che continua a sprofondare anch’essa) con strati di asfalto che però hanno solo un effetto temporaneo.
Dopo pochi giorni, infatti, il materiale di riempimento si “annulla” a causa del continuo sprofondare, enfatizzato dagli effetti del traffico pesante che interessa quel tratto di strada.
Che si vogliano forse finanziare i lavori di consolidamento di viale Italia con i proventi delle multe derivanti dall’uso del nuovo autovelox?

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