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I carabinieri di Cosenza e il personale dell’Asp stanno aprendo alcuni loculi del cimitero di Serra D’Aiello per verificare la corrispondenza delle salme con quanto riportato sui registri del cimitero stesso. L’intervento è stato disposto dalla Procura di Paola nell’ambito dell’inchiesta sull’istituto Papa Giovanni XXIII, sgomberato nel marzo scorso, che riguarda, tra l’altro, presunte sparizioni sospette di degenti avvenute negli ultimi 15 anni. La Procura ha disposto l’accesso a tutti i loculi su cui si sono incentrati i sospetti o perchè manca il nome del defunto o perchè contrassegnato con delle X. Una volta accertate eventuali irregolarità, la Procura potrebbe disporre la riesumazione dei cadaveri per approfondire gli accertamenti.
Questa mattina sono state ispezionate circa trenta tombe da parte dei Carabinieri del comando provinciale di Cosenza e della locale stazione, supportati dal nucleo scientifico dell’arma e da medici legali, all’interno del cimitero di Serra dÂ’Aiello, nel Cosentino.
I militari, in particolare, hanno praticato dei fori nei loculi al fine di compiere una prima ispezione visiva.
Le tombe in questione erano anonime e contrassegnate semplicemente da simboli, come croci tracciate rudimentalmente sul cemento. All’interno dei loculi, sottoposti a sequestro, è stata riscontrata la presenza di bare in legno di semplice fattura, risalenti ad almeno un ventennio fa. L’operazione di oggi dovrebbe essere il preludio ad esami autoptici sulle salme che saranno effettuati successivamente allo scopo di verificare la compatibilità dei resti con il Dna dei parenti di pazienti scomarsi dalla struttura di Serra d’Aiello.
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