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POTENZA – E’ grave lo stato di salute dell’ Ambiente in Italia. Nessuna regione si salva e non esistono neanche grandi differenze tra Nord e Sud, tanto è vero che la regione più «virtuosa» è la Basilicata. È quanto emerge dalla prima edizione del «Rapporto osservasalute Ambiente» realizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi. Il Rapporto, presentato questa mattina a Roma, è stato stilato da Antonio Azara, dell’Istituto di igiene dell’ università di Sassari e da Umberto Moscato, dell’Istituto d’ igiene dell’università Cattolica di Roma. Diversi i parametri considerati: dall’accesso all’acqua potabile alla qualità dell’aria, ai rifiuti e alla raccolta differenziata, fino all’inquinamento acustico. La classifica finale vede la Basilicata al primo posto seguita da Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta. Fanalino di coda la Sicilia e il Lazio. Ma la verità è che, «non ci sono regioni con le carte in regola», ha spiegato Ricciardi. E mentre nel campo della salute si vedono miglioramenti e differenze fra Nord virtuoso e Sud malconcio, la salute dell’Ambiente in Italia si presenta a macchia di leopardo con regioni in regola per alcuni aspetti della salvaguardia ambientale, ma ancora in ritardo su altri. «Sono evidenti le differenze tra le regioni nell’affrontare il rischio ambientale – ha concluso Ricciardi – ancor più se si reputa quanto sia limitante considerare il problema Ambiente secondo i limiti geografici», perchè gli inquinanti non si fermano ai confini regionali e amministrativi.

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