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Alessandro Olivo, di 32 anni, l’autore dell’omicidio del 72enne Santo Scumace, è stato trovato dai carabinieri con gli abiti ancora macchiati di sangue mentre vagava a poca distanza dal luogo del delitto.
L’uomo infatti, al culmine di una lite per vicende private ha ucciso a coltellate il vicino di casa.
All’origine dell’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, ci sarebbero ragioni riconducibili a vicende private e ad atteggiamenti tenuti dall’anziano e non tollerati da Olivo, in particolare nei confronti della giovane moglie della vittima, Laila Kamali.
Sarebbero emerse anche presunte proposte sessuali fatte a Olivo dalla vittima e diventate, con il passare del tempo, non più sopportabili.
Olivo, dopo essersi introdotto nell’abitazione della vittima, in un complesso di case popolari nella frazione Calabricata, forzando una porta secondaria, avrebbe sorpreso Scumace in camera da letto e contando sulla maggiore forza fisica e l’effetto sorpresa lo ha colpito con una trentina di fendenti non lasciandogli scampo.
Dopo avere compiuto il delitto il trentaduenne ha raccolto pochi effetti personali in un borsone tentando di allontanarsi ma a distanza di pochi minuti dal fatto è stato individuato dai carabinieri.
Olivo è apparso in stato confusionale. Nei suoi confronti il magistrato di turno Salvatore Curcio, che lo ha interrogato con i carabinieri, ha disposto il fermo per omicidio volontario. Sul cadavere di Scumace sarà a breve eseguita l’autopsia.

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