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MATERA – «E’ nata una squadra che farà bene, esperta, efficace, rappresentativa, costituita da professionisti che ne garantiscono il risultato e a cui il presidente confida di dare il suo valore aggiunto».
Con queste parole Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, ha dato il via libera al nuovo esecutivo ridotto a sei e composto da Giovanni Bonelli (vicepresidente), Antonio Montemurro, Giuseppe Dalessandro, Domenico Smaldone, Salvatore Auletta e Gianni Rondinone.
«Siamo da subito operativi con l’obiettivo di dare una mano e lavorare per cambiare il volto di questo territorio che vive innumerevoli emergenze. La città soffre per una serie di motivi e noi siamo pronti a metterci in gioco» spiega Stella che rispetto all’evoluzione politica degli ultimi giorni non disdegna un commento e spiega: «la giunta è arrivata dopo trenta giorni ed una serie di situazioni che hanno consentito di valutare alcune scelte, non siamo indietro anzi siamo avanti rispetto ad altre realtà vicine e comunque in questo periodo non siamo stati certo con le mani in mano».
A sciogliere i nodi che sabato avevano portato all’impasse politica è stata la decisione della “Lista Stella” di non avere rappresentanti in giunta: «una scelta che dimostra un atto di responsabilità per rispondere agli obiettivi che il presidente porta avanti in questa legislatura. Abbiamo voluto e dovuto dare noi un esempio». Poi ancora sulle voci di una giunta a termine: «sono convinto che le persone si appassioneranno tanto a questa giunta che sarà destinata a durare tutta la legislatura». E’ aperto e consapevole rispetto invece ad un allargamento più avanti ad otto della giunta: «oggi abbiamo trovato la sintesi in sei ed abbiamo anche voluto dare un segnale chiaro e forte, se dovesse essere necessario con il tempo è chiaro che non ci impediremo una rivisitazione dei numeri».
Le parole di Stella sono solo la conclusione dell’ultima giornata di intense trattative e malumori interni a molti partiti. In testa a tutti, ovviamente, rimane il partito Democratico dove i volti dei consiglieri all’arrivo nell’aula consiliare non sono certo l’emblema della serenità. Volti tesi e qualche faccia scura anche se alla fine la quadratura del cerchio è stata trovata con Smaldone e Dalessandro in giunta ma un partito che comunque esce sofferente come dimostrano le poche parole di commento che ha voluto rilasciarci il segretario provinciale Anna Ferrara: «le scelte sono fatte, i nomi si conoscono, non serve aggiungere altro. Contenta? E’ passata una linea, ce ne era anche un’altra».
Il riferimento è probabilmente alla posizione ufficiale presa dalla Direzione del partito di lunedì sera che portava alla nomina di due interni con la scelta che cadeva su Giovanna Vizziello e Giuseppe Dalessandro. Una posizione che forse si è riusciti appena a comunicare al presidente Stella prima della virata su Smaldone e della trattativa delle ultime ore. Un confronto completato, pare, con l’investitura di Angelo Garbellano a capogruppo.
Ma i problemi nel Pd non sono i soli perchè sono state ore frenetiche anche all’interno dell’Italia dei Valori con Antonio Giordano, segretario cittadino del partito che ha coltivato a lungo la speranza di diventare assessore cercando anche un appoggio all’interno del partito.
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