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di PIERANTONIO LUTRELLI
Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, ha tolto la delega al suo vice, Domenico Lazazzera. Con questo atto del primo cittadino, viene palesato dunque tutto quello che da un anno a questa parte (nonostante le smentite del consigliere Giannone che così definiva i nostri articoli: “.alchimie giornalistiche che hanno raggiunto la misura per definirsi come un proposito, lucidamente concepito, di introdurre nella maggioranza tentativi di destabilizzazione.”) abbiamo raccontato sulle colonne de “Il Quotidiano”: un rapporto difficile, di idiosincrasia politica e personale, imperniato forse anche sul terreno di uno scontro generazionale. Uno scontro tra il leader di Forza Italia, Leone e quello di An, Lazazzera in difficoltà di coabitazione sia nel Pdl che nel Municipio. Ora si apre una verifica politica molto delicata per le sorti future della Amministrazione locale di centrodestra. «Si è interrotto – ha commentato il primo cittadino Leone – il rapporto fiduciario tra me il signor Lazazzera. Il vice sindaco è colui che aiuta e fa le veci del sindaco.Innanzitutto deve essere di estrema fiducia e di sostegno al sindaco ed all’intera Amministrazione. Quindi le caratteristiche devono essere la collaborazione, la discrezione e anche la riservatezza. Posso tenere in giunta – ha continuato – una persona che è in totale disaccordo con me, quando la legge stabilisce che debba essere io a scegliere i miei collaboratori? Il sindaco, voluto e votato dalla gente sono io. Fino a quando lo farò, sia per tre giorni o per tre anni, sarà esattamente come la gente mi chiede di farlo assumendomi tutte le responsabilità e tutti gli impegni che comporta tale carica. La decisione l’ho presa in perfetta solitudine e senza coinvolgere nessuno». Il provvedimento è stato firmato nella serata di sabato e notificato a Lazazzera ieri mattina. «Prendo atto del provvedimento del sindaco – ha commentato l’interessato – peraltro nullo, poiché notificatomi di domenica, questo rappresenta l’ennesima conferma del pressapochismo e della superficialità del signor Leone. Prendo atto di questa decisione che probabilmente scaturisce dall’intervista che ho concesso al Quotidiano due giorni fa nella quale ribadivo che è necessario tenere alta la bandiera della legalità, della moralità e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, anche se i rapporti tra me ed il signor Leone da tempo erano in netta contrapposizione su alcuni metodi di gestione. Ho sempre rivendicato maggiore collegialità nelle scelte e partecipazione anche dei consiglieri comunali di maggioranza nelle decisioni strategiche che riguardano il nostro comune. Sul piano personale sono dispiaciuto di constatare che Leone è rimasto quello di sempre. Sul piano politico continuo sicuramente il mio impegno nel Pdl, se possibile con più determinazione di prima, sempre a tutela degli interessi della mia comunità che ribadisco per quanto mi riguarda, sono realizzare opere, infrastrutture, servizi, lavorare per migliorare la qualità della vita per i cittadini del mio comune, tenuto conto che tutto deve essere fatto sotto la lente della trasparenza, della legalità e della moralità. Insieme alle opere – ha concluso – questo deve essere il lascito e l’esempio da tramandare alle generazioni future».

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